Cronaca / Como città
Domenica 19 Gennaio 2025
Meno furti rispetto al 2004. Così cambia la criminalità
I dati La fotografia dei reati negli ultimi 20 anni. Il picco tra il 2011 e il 2015. Aumentano le truffe. Negli ultimi 10 anni i colpi in abitazione scesi del 40%
In un Paese in costante “emergenza” (da quella climatica alla migratoria fino a quella economica) uno dei temi più caldi è senz’altro quello legato alla sicurezza. Ma davvero è così? E, soprattutto, negli ultimi vent’anni è davvero peggiorata la situazione della criminalità nel Comasco?
La fotografia complessiva dell’andamento dei reati dal 2004 allo scorso anno fotografa una realtà in cui quasi tutte le voci sono in calo. A partire dal dato che, da sempre, preoccupa maggiormente ovvero quello dei furti.
I furti
Dal 2004 c’è stato un calo di oltre il 25% nelle denunce di furto. Si è passati da 16 a 12 ogni mille abitanti. Ancor più significativo il calo negli ultimi 10 anni: -40%. Sul fronte furti in abitazione vent’anni fa andava meglio di oggi con la metà dei colpi denunciati (2 ogni mille abitanti, anziché 4 ogni mille abitanti). Ma già a cominciare dal 2007 e fino al periodo pre Covid la situazione in provincia era peggiore dell’attuale. Addirittura tra il 2013 e il 2015 il Comasco doveva fronteggiare oltre 6 furti ogni mille abitanti, dunque da allora il calo è stato di quasi il 40%. Il dato crollato è quello dei furti d’auto, sceso negli ultimi vent’anni del 70% (1,4 auto rubate ogni mille abitanti nel 2004, contro lo 0,5 del 2023), e dei furti su auto (-60% circa).
Le rapine
Per quanto riguarda le rapine il dato sembra sostanzialmente costante (nel 2004 ci sono state 3,25 rapine ogni 100mila abitanti, nel 2023 erano 2,1, numero ulteriormente calato lo scorso anno), anche se nel decennio 2004-2013 si sono contate complessivamente 1852 rapine denunciate, contro le 1640 tra il 2014 e il 2023 (un calo dell’11%). Le banche dati del ministero non distinguono tra rapine a mano armata e rapine “improprie” (ad esempio lo spintone alla guardia giurata del supermercato). Su questo bisogna fare affidamento agli archivi di cronaca che raccontano di batteria di rapinatori armati di kalashnikov che assaltavano aziende e banche nei primi anni del millennio, fenomeno di fatto scomparso.
Le truffe
Il dato davvero in aumento è quello delle truffe (anche il trend dello scorso anno segnala un calo abbastanza consistente rispetto al 2023) passate da 6,2 denunce ogni centomila abitanti nel 2004 a oltre 37 denunce ogni centomila comaschi nel 2023. Oltre all’aumento delle truffe ai danni degli anziani, questi numeri sono cambiati anche perché ogni genere di truffa telematica (dalla clonazione della carte di credito alla frode informatica) viene inclusa. Non stupisca, dunque, un aumento così pronunciato.
Gli stupefacenti
Infine, i dati del ministero fotografano anche un calo dei reati connessi con lo spaccio e il traffico di stupefacenti. Nel decennio tra il 2004 e il 2013 sono stati denunciati 3786 reati sotto questa voce, nei dieci anni successivi 2207 con un calo di oltre il 40%. E questo a dispetto di un’altra “emergenza” di cui si parla sempre molto: quella dello spaccio nei boschi. Fenomeno reale, è chiaro, ma forse i dati fotografano una realtà meno spaventosa. Almeno rispetto al passato.
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