Meno pazienti Covid
Dagli ospedali
segnali di speranza

Como: più guariti che nuovi ingressi di malati. Diminuisce la pressione nei reparti comaschi. L’esperto: «Da inizio settimana trend incoraggiante»

Da questa settimana le dimissioni hanno superato i nuovi ricoveri. Il peggio negli ospedali comaschi e lombardi sembra essere passato.

Da qualche giorno i medici ospedalieri esprimono un cauto ottimismo, dopo aver superato il picco dei contagi a metà mese la pressione nei reparti ordinari e nelle terapia intensive sta diminuendo. Resta purtroppo alto il dato dei decessi, l’ultimo a calare come ormai abbiamo imparato nel corso di questa pandemia.

Spiragli all’orizzonte

«Dall’inizio della settimana il trend è incoraggiante – spiega Paolo Grossi , già membro del Comitato tecnico scientifico lombardo e primario del reparto di Malattie infettive a Varese – negli ultimi tre giorni in particolare la bilancia pende chiaramente dalla parte dei pazienti dimessi rispetto ai nuovi accessi Covid. Il segnale, che prima si intravedeva con meno nettezza, ora sembra incoraggiante». Fino alla scorsa settimana nei reparti i positivi da isolare erano comunque in aumento, anche se l’emergenza iniziava progressivamente a frenare.

Nella rete degli ospedali pubblici comaschi stiamo per scendere sotto quota 100 ricoverati Covid, un’asticella superata ormai da oltre un mese. La terapia intensiva ha meno di dieci casi ormai in pianta stabile. Quanto al pronto soccorso non ci sono più una quarantina di persone in attesa sulle barelle di media, ma all’incirca venti. Questa volta è davvero finita?

«Non ho la sfera di cristallo – dice Grossi – non so se la pandemia tornerà con altre varianti, se ci saranno altri picchi oppure se invece grazie ai vaccini e all’arrivo della primavera potremo finalmente archiviare questo brutto biennio. Posso dire che questa quarta ondata mostra ora negli ospedali una fase di regressione. Non dobbiamo abbassare la guardia, ma possiamo anche esprimere un cauto ottimismo».

La curva delle ospedalizzazioni disegnata dall’Ats Insubria segna un crollo quasi verticale da questa settimana, precisamente da domenica 23 gennaio. La discesa è iniziata da mercoledì 19, ma adesso è più netta. È dalla fine di dicembre che gli ospedali hanno cominciato a contare un numero sempre maggiore di pazienti positivi, il picco dei ricoveri è stato raggiunto in breve dopo le vacanze. Con un progressivo allargamento anche ai presidi privati accreditati. A Villa Apriva oggi ci sono 17 positivi in cura contro i 25 di settimana scorsa. Il Valduce non ha mai riempito il primo reparto Coid attivato. Occorre dire che questa ondata a differenza delle precedenti è stata praticamente tutta assorbita dal solo ospedale Sant’Anna.

«Nuove regole anti contagio»

È in particolare sul calo della pressione sugli ospedali che le autorità politiche regionali puntano per trattare nuove regole anti contagio, sotto la lente d’ingrandimento è soprattutto il sistema dei colori e delle quarantene scolastiche che potrebbe cambiare. La lettura unanime è che l’alto tasso di vaccinazioni abbia almeno in parte frenato la forza dell’ultima ondata almeno per quanto riguarda le ospedalizzazioni.

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