Mense, c’è l’ok al nuovo centro di cottura: «Sedici anni di chiacchiere, ora ci siamo»

Servizi In via Somigliana un maxi polo per la preparazione dei pasti per tutte le scuole cittadine - Rapinese: «Mai più furgoncini con il nostro cibo dalla provincia di Milano». Il costo: 8 milioni

Via libera al punto unico di cottura in via Somigliana. La giunta ha infatti deliberato ieri la pubblica utilità del progetto di Euroristorazione (che dovrà ora essere messo a gara pur mantenendo la società il diritto di prelazione e prima dovrà passare in consiglio) per la realizzazione sul terreno di proprietà comunale di un maxi polo per la preparazione dei pasti per tutte le scuole cittadine, oltre che per gli altri servizi analoghi erogati dall’amministrazione. Questo a fronte di una gestione ventennale del servizio al privato. Due erano state le proposte arrivate a Palazzo Cernezzi e, a maggio, era stata preferita quella della società di Vicenza poiché non prevedeva alcun contributo pubblico (quella della concorrente Cirfood-Zini Zambelli, invece, presupponeva «un contributo in conto di investimento di 2 milioni 980mila euro») e adesso l’iter è arrivato al passaggio cruciale da parte della giunta.

«Sento parlare del punto unico di cottura da quando sono entrato in questo consiglio comunale la bellezza di 16 anni fa – il commento del sindaco Alessandro Rapinese – e, al di là di un sacco di chiacchiere, nessuno ha mai sviluppato un progetto serio. Ora un passo determinante è stato compiuto e la politica ha fatto la sua scelta. Non aspetteremo più furgoncini che arrivano dalla provincia di Milano con il nostro cibo, ma lo produrremo a pochi chilometri, in alcuni casi a pochi metri dai punti di consegna. È una manovra che porta benefici ai ragazzi, al patrimonio comunale che verrà riqualificato e darà stabilità al servizio sfruttando le competenze di privati super esperti. Lo scopo è dal 1 settembre 2025 attivare al 100% il servizio che in una prima fase, mentre il privato costruirà la struttura, dovrà comunque essere garantito».

Dal punto di vista tecnico si tratta di un investimento di circa 8 milioni di euro per la riqualificazione integrale di 5mila metri quadrati tra via Somigliana e via Stazzi dove verrà realizzato un unico edificio suddiviso tra produzione, depositi, servizi, lavaggio, mensa, spazi per deposito rifiuti esterno, stalli per automezzi di distribuzione e parcheggio esterno. E in carico al privato, oltre alla progettazione esecutiva, ci saranno anche tutte le manutenzioni future non solo della struttura, ma anche dei refettori. Nella relazione allegata alla delibera di giunta viene spiegato che «il progetto prevede la completa demolizione di tutti i corpi di fabbrica presenti sull’area, vetusti e non adeguati alla nuova funzione che verrà insediata e la costruzione di un nuovo fabbricato che si svilupperà su di un unico piano. Il nuovo fabbricato proposto ha una superficie di 2mila mq e un’altezza di 7,30 m. realizzato con struttura portante in calcestruzzo armato troverà collocazione al centro del lotto. La struttura si presenta complessivamente versatile e adattabile, anche rispetto ad eventuali future diverse funzioni insediabili dopo la cessazione del servizio».

Il Comune si accollerà una parte del costo dell’estrazione di una cisterna interrata di una pompa di carburante in disuso, pari a circa 10mila euro. Dalla data della concessione è stimato in un anno il tempo necessario per la progettazione e l’esecuzione dei lavori. Previste telecamere, fotovoltaico, domotica e standard moderni costruttivi.

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