Meteo, i segreti di Como: «Errori? Vi dico perché»

L’intervista Paolo Corazzon, esperto della società 3BMeteo: «Oggi previsioni più corrette. Ma si pretende la perfezione ora per ora...»

Previsioni meteo sbagliate, temporali e grandine improvvisi? Paolo Corazzon, meteorologo di 3BMeteo e volto televisivo racconta il dietro le quinte e spiega che cosa ci attende nei prossimi mesi.

È diventato più difficile fare previsioni meteo corrette?

C’è una tendenza del pubblico a pretendere la previsione esatta anche sull’ora, ma l’attendibilità oraria non è così semplice. Non basta sapere se domani pomeriggio pioverà, si vuole sapere esattamente a che ora. Le previsioni orarie sono possibili, ma è ovvio che l’errore ci può stare. La gente pretende la precisione matematica e poi si accorge solo quando sbagli. In realtà le statistiche dicono che stiamo migliorando.

Certe volte sembra di dover rimpiangere Bernacca...

Bernacca diceva nord, centro e sud e te lo facevi andare bene. Adesso le persone vogliono sapere che tempo farà nella loro via alle tre e mezza di domani. L’aspettativa è il 100% di precisione, ma è impossibile perché c’è una parte di imprevedibilità dell’atmosfera. C’è poi un secondo aspetto.

E quale?

Il cambiamento climatico: negli ultimi anni i fenomeni sono sempre più violenti e improvvisi e, quindi, difficili da prevedere. Un temporalone con grandinata a sorpresa magari dalle nostre analisi ci doveva essere, ma tre ore dopo. Questo è legato a una maggiore instabilità dell’atmosfera: cambiamento climatico, riscaldamento globale e la maggiore energia in giro portano l’atmosfera a rispondere con fenomeni più violenti.

In diversi casi non date più la previsione oraria e invitate ad aspettare in quanto anche voi meteorologi non avete le idee chiare.

Ci siamo accorti che, alle volte, è impossibile dare una previsione ora per ora e quindi se te la do ti sto prendendo in giro. Questo perché le condizioni meteo rendono impossibile dare una previsioni attendibili ora per ora e, allora, preferiamo dirlo, mettendo quella che chiamiamo “previsione esaoraria”, cioè per mattino, pomeriggio, sera e notte. Questa è una dimostrazione di serietà, non un passo indietro.

Recentemente vi siete anche scusati dopo alcuni errori.

Vero, riteniamo che il legame con l’utente sia fondamentale. Non dare previsioni ora per ora è una dimostrazione di serietà, chiedere scusa se sbagliamo per la terza volta vuol dire essere seri. Che poi si è sbagliato non perché si è lavorato male, ma per la situazione difficile. Io ci metto tutto l’impegno, ma ci sono aspetti imprevedibili.

Ma come è possibile che a volte si legge “pioggia debole” e invece c’è il temporale forte e aggiornate nel giro di poco?

Il tempo ha sempre fregato. La pioggia debole si trasforma in nubifragio? Può capitare. Il 100% di precisione non ci sarà mai.

Oggi la percentuale qual è?

Attorno al 95%. La gente, però, si accorge del 5%. Si dà per scontato che si debba per forza prevedere con precisione, ma l’atmosfera ha una parte di imprevedibilità.

Può spiegare in modo semplice come fate a fare le previsioni?

Si fanno utilizzando i dati atmosferici che arrivano da stazioni meteo presenti su tutta la Terra e di cui si occupano i centri meteo internazionali, poi mandati anche a noi di 3BMeteo che li elaboriamo con equazioni fisiche che dicono come evolveranno nel tempo le singole variabili. Quindi temperatura, umidità, vento. Noi interpretiamo le equazioni, io sono laureato in fisica, siamo tutti laureati e non esiste la sfera di cristallo. Il “rosso di sera bel tempo si spera” vale fino a un certo punto.

Come è cambiato nel Comasco il meteo negli ultimi anni?

Tutta la parte dell’alta Lombardia e dei laghi sta risentendo molto dell’intensificazione dei fenomeni: grandinate, temporali, raffiche di vento più frequenti e poi lunghi periodi siccitosi. Basta vedere il lago scendere parecchio e poi risalire in pochissimo tempo.

Colpa del cambiamento climatico?

Sì. Poi c’è l’incuria del territorio e su questo l’Italia è da sempre un colabrodo.

L’estate da noi è finita?

Direi di sì se guardiamo le temperature, 35 gradi non li avremo più. Avremo valori che magari non consentiranno di uscire a maniche corte fin dal mattino, ma a settembre e ottobre avremo ancora molte giornate di sole.

E che autunno e inverno ci aspettano?

Impossibile dirlo. Ma ormai stiamo vedendo stagioni più miti del dovuto. Quest’anno c’è la presenza della niňa e quindi inverni non particolarmente nevosi e non freddi. Insomma, risparmieremo sulla bolletta, ma le Alpi avranno l’ennesima annata non molto nevosa.

Un’ultima cosa. Da un po’ di tempo per alcune zone mettete anche la previsione di crescita funghi. Non bastava il meteo?

È un servizio in più. La raccolta funghi fa spostare un sacco di persone. Ci sono esperti che se ne occupano e utilizziamo i loro contributi.

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