Cronaca / Como città
Lunedì 30 Dicembre 2024
Minoranze contro il sindaco: «Tante parole, pochi risultati»
Dopo l’intervista Minghetti: «Non sa confrontarsi» - Lissi: «Autocelebrativo». Molteni: «Sbagliato “pettinare”». Cantaluppi e Negretti: «Promesse mancate»
Chi lo accusa di “autocelebrarsi”, chi di «vivere di rendita» e ancora di «aver fatto ben poco». Le opposizioni, dopo l’intervista di metà mandato al sindaco Alessandro Rapinese pubblicata ieri da “La Provincia” attaccano il primo cittadino.
«Non mi sorprendono la sicurezza e l’irriverenza delle sue dichiarazioni – commenta Barbara Minghetti, candidata sindaco del centrosinistra sconfitta nel 2022 ed esponente di Svolta Civica - Sono sicura che per fine mandato avrà concluso diversi lavori, forte della sua determinazione e dell’unità del suo gruppo. Mi manca però sempre un sindaco che si confronti con la comunità e in aiuto alle fragilità e che sia in ascolto di visioni e di progetti».
I successori
Contesta l’atteggiamento anche il candidato sindaco del centrodestra Giordano Molteni, capogruppo di Forza Italia: «Le dichiarazioni del sindaco si commentano da sole. Ci ha graziato, non proseguendo nella lista dei suoi successori, dopo Anzaldo avrebbe potuto indicare il cognato o il cugino o la nipote di altri assessori. Ma vista la precarietà del ruolo (tre li ha già eliminati) avrebbe potuto mancare le previsioni». E aggiunge: «Il sindaco dovrebbe avere caratteristiche diverse e non fare quello che “pettina”. Inoltre sono costernato dal fatto che al suo successo elettorale abbiano collaborato personaggi con ruoli importanti nella precedente amministrazione».
La capogruppo del Pd Patrizia Lissi sale sulle barricate: «Puntuale come un orologio svizzero, ogni Natale Rapinese ci propina il suo pacco di grandiosi risultati, che solo lui ha visto, con annesse autocelebrazioni. Noi vediamo una città ferma nei progetti chiave, divisa e arrabbiata. Molte le promesse disattese: la non chiusura della scuola di via Perti, la proroga per la piscina di via Del Doss. I cittadini chiedono di essere ascoltati su questioni fondamentali, scuole e nidi per dirne una, e la risposta del sindaco, quando c’è, è sempre di scherno e mai nel merito».
Duro il capogruppo di Fratelli d’Italia Lorenzo Cantaluppi: «Un sindaco che fa motivo di vanto della chiusura delle scuole e definisce “egoisti” i genitori che protestano si commenta da solo, ma un grosso merito gli va riconosciuto, rende straordinaria l’ordinaria amministrazione, qualità importante quando ci si vuole ergere a numero uno».
Contesta poi i «mancati ripristini per la posa della fibra ottica, sollecitati e attesi da anni» e evidenzia ironicamente: «Non vedo agibile la piscina di Muggiò nonostante siano passati i famosi tre-sei mesi e, allo stesso modo, non mi pare di aver visto alcuno degli elicotteri promessi per ovviare al problema di via Del Doss o una soluzione definitiva per la Ticosa. Sempre colpa di “quelli di prima”?».
Il gruppo consiliare
Cantaluppi attacca anche la lista di Rapinese: «Vorrei unirmi ai complimenti del sindaco per il grande lavoro del suo gruppo consiliare, del quale tutti ricordiamo i numerosi interventi e gli ancor più numerosi documenti portati in aula (forse meno di cinque?)». Infine Elena Negretti, capogruppo della Lega: «Registro con sincero fastidio quanto il sindaco di Como passi il tempo a elogiarsi. Ha fatto ben poco del suo programma, a partire da Muggiò. Vive di rendita, perché come tutti sanno e lui nasconde molto bene, molte cose arrivano dalla giunta precedente, che lui identifica come incompetente. Come mai non risponde ai cittadini che sono delusi dalle sue promesse non mantenute? Dimenticavo, li blocca sul cellulare... Da buon venditore professionista è troppo impegnato a coltivare la sua immagine evitando qualsiasi esercizio di ascolto e di umiltà».
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