Minori stranieri accolti dal Comune. Dallo Stato 1,4 milioni per tre mesi

L’emergenza Da gennaio a marzo oltre 13mila presenze rendicontate al Ministero. A carico di Palazzo Cernezzi, ma i giovani sono distribuiti in gran parte fuori provincia

Dallo Stato a Palazzo Cernezzi un tesoretto che sfiora 1,4 milioni di euro a titolo di rimborso per l’accoglienza ai minori non accompagnati garantita nei primi tre mesi dell’anno. Le risorse sono in arrivo e limitano la sofferenza finanziaria dell’amministrazione chiamata, come tutti i Comuni, a farsi carico dei minori stranieri che arrivano sul nostro territorio senza tutori.

Per il vitto e l’alloggio il ministero dell’Interno riconosce alle amministrazioni comunali cento euro al giorno per ogni adolescente, una cifra che negli ultimi due anni è stata più che raddoppiata. Le presenze rendicontate dal Comune di Como nel primo trimestre sono esattamente 13.825, significa una cinquantina di minori non accompagnati in carico al mese. Numeri che con l’arrivo dell’estate sono molto aumentati, tanto da mettere in crisi la rete d’accoglienza. Comunque tradotto in termini economici quindi Palazzo Cernezzi ha incassato precisamente un milione e 380 mila euro per garantire la tutela di questi giovani tra gennaio e marzo.

Il terzo settore

Va da sè che l’amministrazione non è in condizione di far fronte da sé a questa emergenza e si avvale della collaborazione di comunità e strutture del terzo settore. Il Comune di Como, nello specifico , vi provvede tramite realtà, quasi sempre localizzate fuori dalla nostra provincia. Salvo qualche minore all’Annunciata e a parte la comunità di Rebbio che con don Giusto Della Valle ospita molti più minorenni rispetto a quanto pattuito insieme all’amministrazione, Palazzo Cernezzi paga soggetti terzi che gestiscono centri d’accoglienza nelle altre province lombarde, ma anche oltre i confini della regione. Succede però non di rado che dei minori, in sovrannumero, vengano all’ultimo temporaneamente sistemati nel dormitorio comunale, oppure nella sede della Croce rossa di Lipomo che oggi è usata per l’accoglienza dei migranti. Migranti adulti, con i quali non dovrebbero esserci commistioni.

La nuova struttura

A giorni ci sarà in città un riferimento in più. Su mandato della Prefettura la cooperativa Intesa Sociale è pronta ad aprire 25 posti letto per minori stranieri non accompagnati in via Cadorna, nei locali dell’Asst Lariana, prima sede della vecchia Asl.

Nel panorama regionale come noto la nostra città, vicina alla frontiera, si fa carico di un numero importante di minori non accompagnati. Giunti qui da diverse aree del mondo, soprattutto dal Nord Africa. Altre province gestiscono carichi molto inferiori, per esempio Varese e Lecco. Ma ci sono è vero territori che calamitano molte presenze, Milano, ma anche Bergamo o Cremona, spesso anche per la presenza di centri specializzati per la gestione degli adolescenti. Adolescenti che spesso sono molto vicini alla maggiore età e che occorre identificare e seguire, anche con il supporto di figure socio sanitarie adeguatamente formate.

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