Muggiò, il piano in Regione. Chi l’ha proposto? Mistero

Urbanistica Progetto per il “quartiere dello sport” depositato in Comune. Piscine, palazzetto e piazza. Rapinese a Milano: «Ma non posso divulgarlo»

Passi avanti, almeno dal punto di vista del progetto, per il quartiere dello sport che l’amministrazione Rapinese punta a creare a Muggiò.

Dopo la prima istanza presentata in Comune lo scorso 7 maggio da «una primaria ESCo (sigla che sta per “energy service company”)», la stessa società - della quale al momento non è stato reso noto il nome - ha depositato nei giorni scorsi il progetto vero e proprio per un partenariato pubblico-privato avente a oggetto la realizzazione, il finanziamento, la gestione, la manutenzione ordinaria e straordinaria di un nuovo centro natatorio e un nuovo palazzetto dello sport.

La conferma è arrivata ieri dal sindaco Alessandro Rapinese che, nel pomeriggio, ha incontrato a Milano (accompagnato dall’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Ciabattoni e dal dirigente Luca Noseda) gli assessori regionali Alessandro Fermi e Massimo Sertori e lo staff tecnico della Regione. Rapinese spiega che «il progetto è arrivato, ma non essendo di nostra proprietà intellettuale non lo posso divulgare. C’è stato un incontro in Regione per illustrarlo e per presentare la proposta di una quota potenziale che chiediamo loro e che dovrà essere ora oggetto di valutazione politica».

L’incontro

Sono stati analizzati i fondi ancora disponibili e previsti nel “Patto per la Lombardia” finanziato anni fa e c’è stata un’apertura alla possibilità di un ulteriore contributo. «Dal punto di vista tecnico – aggiunge il primo cittadino – siamo pronti a procedere come dei treni e lo faremo. Una scelta politica della Regione di essere cofinanziatore renderebbe la cosa fattibile».

Di dettagli ne trapelano pochi ma ci sarà una piscina «con più di una vasca e alcune utilizzabili anche da persone con disabilità, il palazzetto sport e un grosso investimento di cinque milioni per la viabilità». Quest’ultimo aspetto comprende un ponte sopraelevato di collegamento tra il campo Coni e il futuro centro, una grossa rotonda (da quanto si apprende più cara del previsto poiché la strada presenta un dislivello di circa tre metri) e la creazione di una grande piazza centrale con un parco inclusivo che, contestualmente, traslerebbe la strada attuale che taglia in due l’area su un lato. Non ci sono l’autosilo (ma parcheggi a raso) e neanche il palazzetto del ghiaccio. «Nei prossimi giorni si procederà con le valutazioni» le parole di Rapinese.

Nuova viabilità

L’amministrazione comunale all’inizio di maggio, quando era stata presentata la prima istanza, aveva parlato di «un master plan progettuale e una stima di investimento complessivo di circa 39 milioni di euro con relativo quadro economico generale» e chiarito che «il progetto prevede una riqualificazione urbanistica dell’area, comprensiva di realizzazione dei suddetti impianti sportivi, parcheggio a raso e ottimizzazione della viabilità». Nelle settimane successive c’erano stati i primi confronti con la Regione e ora gli incontri sono ripresi.

Adesso a Milano valuteranno sia dal punto di vista tecnico che politico il possibile ammontare di un contributo e intanto il Comune cercherà di velocizzare i tempi nell’analisi. La procedura prevede che dovrà essere il Comune, se ravviserà gli elementi, a dichiararne la pubblica utilità per poi procedere con una gara pubblica (che dà al proponente il diritto di prelazione).

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