Musei, nuovo piano: si parte in autunno con l’ex Combattenti

Il cantiere Progetto da 6 milioni dopo il no di Cariplo - Primo step i giardini e la caffetteria (accessibili a tutti) poi a scaglioni in tre anni la riapertura di tutte le sedi

Il Comune di Como tira dritto sulla riqualificazione dei Musei nonostante la bocciatura della richiesta di finanziamento presentata a Fondazione Cariplo e ha approvato in giunta e pubblicato ufficialmente, un piano di intervento che prevede la realizzazione del progetto per la parte già finanziata (poco meno di 6 milioni di euro).

Entro la fine dell’anno ci sarà l’inaugurazione dell’esposizione delle monete d’oro ritrovate in via Diaz, il cosiddetto “Tesoro di Como” ricavata all’interno delle ex Orfanelle. «All’inizio di agosto – spiega l’assessore a Cultura e Turismo Enrico Colombo – abbiamo visionato i prototipi dell’allestimento con la Soprintendenza, ora verranno realizzati pannelli e poi montati. Contestualmente stiamo lavorando con il ministero, la Soprintendenza e il nucleo di tutela dei Carabinieri per il progetto di sicurezza della sala. Per Natale si aprirà al pubblico».

I primi (veri) lavori per il rilancio dei musei cittadini, chiusi da anni, saranno quelli nell’area della ex Combattenti e della Bocciofila. «Il lotto da circa 800mila euro – chiarisce Colombo – prevede la riqualificazione dei giardini di via Balestra. L’ex ristorante diventerà una caffetteria aperta al pubblico a prescindere dall’ingresso ai musei e la bocciofila sarà demolita per lasciare posto a una arena per conferenze all’aperto da 180 posti. I lavori inizieranno entro l’autunno per essere conclusi per la prossima estate». Rimangono invece per il momento esclusi i giardini pensili verso via Sauro con i camminamenti sulle mura e la possibilità di trasformare la Torre San Vitale in un punto panoramico (con salita e discesa, quindi) in quanto non finanziati (se ne riparlerà, probabilmente, nel triennio dal 2027 in poi).

Il bookshop

Restando in via Balestra il bookshop (che sarà al di là della vetrata da cui oggi si vedono i reperti romani) avrà un ingresso indipendente in modo da consentire l’accesso anche a chi non dovesse visitare il polo museale. Negli spazi dove avevano sede le associazioni combattentistiche sarà invece ricavato uno spazio polifunzionale per conferenze e incontri. L’intervento più corposo, da 4.5 milioni di euro, inizierà il prossimo anno per concludersi in vari step dal 2026 in poi.

«A Palazzo Olginati – spiega Colombo – abbiamo riconsolidato tutta la ex sezione romana e a settembre ci sarà la sistemazione di parte della copertura. Contestualmente con il settore Lavori pubblici si sta portando avanti il maxi piano di messa norma, consolidamento strutturale oltre ai sistemi antincendio e antintrusione per arrivare all’apertura dei due palazzi. Per la fine dell’anno partiranno le gare e a seguire i lavori, stimati in tre anni, ma predisposti in modo tale da restituire alla città le porzioni che saranno di volta in volta pronte. Il modello che si seguirà sarà quello di Villa Olmo». È stato definito, precisa Colombo, che le corti interne (quella del museo Garibaldi, dove verrà creata la biglietteria, con i reperti romani più grossi e quella di palazzo Giovio dove c’è il famoso albero “del Foscolo”) saranno accessibili gratuitamente a tutti e di giorno saranno sempre aperte, così come i giardini di via Balestra.

Il “Tesoro di Como”

I percorsi espositivi interni, così come le sale, saranno riallestiti e, quando sarà concluso l’intervento anche il “Tesoro di Como” sarà inglobato nei musei a cui si accederà con un unico biglietto.

L’esclusione dai fondi Cariplo ha messo in stand by per ora anche la realizzazione della foresteria per artisti nelle ex case comunali di via Balestra (di fianco alle Canossiane) così come il rifacimento delle facciate dei tre palazzi. La priorità, per ora, è quella di riaprire al pubblico i musei.

© RIPRODUZIONE RISERVATA