Giro di spaccio fuori dai bar di quartiere. Nascondeva la droga nei barattoli in cucina

Il caso Stupefacenti nei barattoli di vetro in cucina e anche nelle sorprese delle uova di Pasqua. Gli agenti della mobile lo hanno seguito davanti a negozi e locali dove incontrava i clienti

Girava tra Monte Olimpino, Tavernola, Sagnino e Ponte Chiasso, arrivando a toccare anche Cernobbio e i primi comuni affacciati sulle sponde del lago. Stazionava all’esterno dei bar e delle attività commerciali del territorio, per consegnare quanto in precedenza gli era stato richiesto dai suoi clienti: droga. Movimenti ovviamente sospetti, con queste attese per incontri di pochi secondi, con il classico passaggio di mano in mano di piccoli involucri.

L’intervento degli agenti

L’uomo, di cittadinanza italiana, 42 anni, domiciliato a Monte Olimpino, non pensava però di essere osservato, seppur a distanza, dagli uomini in borghese della squadra mobile della Questura di Como. Un “aggancio” visivo che gli agenti hanno mantenuto per tutto il “giro” programmato, verificando come il sospettato si muovesse all’esterno di diversi bar (tutti estranei alla vicenda) della periferia cittadina, verosimilmente per spacciare.

Così, nel pomeriggio di venerdì, la squadra mobile è passata all’azione fermando il quarantaduenne sospettato per poi perquisirlo. Addosso non aveva nulla, mentre nella casa che abitava sono saltati fuori 15 grammi di cocaina, ma anche mezzo chilo di marijuana.

Stupefacente che aveva nascosto in diversi punti: dentro una tanica di benzina, (si trovava qui la maggior parte della marijuana), ma anche in barattoli di vetro tenuti in cucina, e poi la cocaina, conservata in un grosso ovetto delle sorprese di quelli, in plastica, che si trovano nelle uova di Pasqua. Altra cocaina era nascosta in un capanno del giardino.

Alla fine, dopo la comunicazione girata alla procura di Como e finita sul tavolo del pubblico ministero, Alessandra Bellù, l’uomo è stato arrestato e condotto nel carcere del Bassone, dove nelle prossime ore verrà interrogato dal giudice delle indagini preliminari.

Segnalato alla squadra mobile

Nei guai, accusato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, è finito Mesceref Farah Di Terlizzi, personaggio conosciuto soprattutto tra Monte Olimpino, Sagnino e Ponte Chiasso. Come detto, i suoi movimenti erano stati monitorati dagli agenti della Questura, visto che l’uomo era stato segnalato in quanto dedito allo spaccio all’esterno delle diverse attività commerciali dei quartieri a nord della città, arrivando però anche a Cernobbio e ai primi comuni della sponda occidentale del lago.

Proprio per questo motivo la squadra mobile ha deciso di verificare quello che stava accadendo, organizzando un apposito servizio e scendendo in strada, dove si è mescolata tra la gente per verificare il giro del quarantaduenne e gli incontri con i clienti. Gli agenti, dopo aver documentato i suoi movimenti, hanno deciso di effettuare un controllo più approfondito, sia sulla sua persona sia, in seguito, nella sua abitazione di Monte Olimpino.

Ed è stato qui che, nascosti in diversi punti della casa, sono stati trovati e posti sotto sequestro circa 15 grammi di cocaina, 500 grammi di marijuana e un bilancino di precisione per il confezionamento delle dosi.

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