Natale 2022, il flop dei mercatini: «Noi sabotati, eravamo scomodi. E ci abbiamo perso»

La polemica Arti Libere, associazione no profit di Milano, ricostruisce gli eventi di due anni fa: «Non è stata colpa del Comune, ma abbiamo perso 30mila euro». Nessi (Svolta Civica): «La giunta ha ricevuto 10% del ricavato come aveva richiesto? Non risulta»

«Siamo stati sabotati e abbiamo terminato la manifestazione di Natale con una perdita di quasi 30mila euro. Ma la colpa non è stata del Comune». Così Andrea Pellicani sulla kermesse natalizia del 2022, organizzata dall’associazione milanese no profit Arti Libere, di cui all’epoca era presidente.

«Non collaboro con l’associazione da un anno, ma sono sicuro che abbiamo rendicontato tutto al Comune. Al sindaco e all’assessore siamo grati per la dedizione e la voglia di portare cambiamenti». Si stupisce Pellicani che il tema torni di attualità e in effetti, a distanza di due anni dai fatti, la ragione è legata a un dibattito politico. A sollevarlo è stato il consigliere Vittorio Nessi, capogruppo della lista di minoranza Svolta Civica, che in un’interrogazione chiede conto alla giunta della rendicontazione del ricavato dai mercatini tra il 26 novembre e l’8 gennaio 2022. L’ultima notizia a riguardo riportava che non era stato presentato entro il termine dato, la fine di marzo 2023. Non solo, l’amministrazione aveva promesso che il 10% di quello stesso ricavato sarebbe stato versato al Comune per essere poi devoluto in beneficenza. Ma di quella percentuale non è risultata traccia, finora.

«Bastoni tra le ruote»

«Non ricordo tutto, ma devo dire che eravamo in grave perdita. Siamo un’associazione di volontari e credo che il Comune abbia capito in che condizioni ci trovavamo».Ricostruendo quella stagione natalizia, Pellicani ci tiene a ribadire che le condizioni in cui Arti Libere aveva lavorato erano state più che complicate. Oltre a una giornata di mercatini saltata per via delle misure di sicurezza legate alla partita del Como contro la Reggina, ricorda anche la «diserzione» di alcuni espositori. «Li abbiamo persi all’ultimo, sono andati altrove. Alla fine abbiamo optato per regalare le casette rimaste vuote agli espositori rimasti, invitandoli ad allargarsi. Abbiamo capito che a Como eravamo scomodi».

È probabile allora che quel 10% non arrivò mai al Comune e mai fu devoluto ad associazioni di beneficenza, ma il quadro della kermesse che emerge dalle parole di Pellicani è a tinte quanto meno fosche. «Avremmo avuto tutto l’interesse a ripresentarci per altre iniziative, ma a Como ci siamo trovati in difficoltà. Siamo tutti volontari e devolviamo il ricavato delle nostre attività per costruire scuole e pozzi in Africa». L’associazione in questi anni non è scomparsa: si è occupata, nel 2024, di gestire la comunicazione per la manifestazione natalizia del Comune di Lucca.

«Nessun contenzioso»

Il consigliere Nessi nella sua interrogazione fa riferimento a una lettera «del 2 luglio 2024 firmata dall’avvocato Romoli Venturi» in cui si «chiariva che in data 20.02.2024 era stata notificata all’associazione Arti Libere una diffida ad adempiere ingiungendo sia il pagamento delle penali, sia la trasmissione all’Amministrazione comunale del rendiconto delle attività svolte» e che «stante il mancato riscontro» si sarebbe provveduto, «tenuto conto delle scadenze dell’Ente», ad intraprendere «le azioni reputate necessarie». Ma Pellicani ribadisce che «tra noi e il Comune non c’è mai stato alcun contenzioso legale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA