Nell’indifferenziata finisce di tutto. I trasgressori? Alberghi e bancarelle

Ambiente Ancora troppe irregolarità secondo i dati forniti da Aprica per l’anno in corso - Al mercato coperto finiscono nel sacco sbagliato carta (46%), legno (30%) e plastica (22%)

Nel sacco dell’indifferenziata finisce di tutto, ma più della metà di rifiuti gettati dai comaschi nel sacco trasparente andrebbe conferita diversamente.

Tra le utenze non domestiche hotel e mercato coperto in buona sostanza usano il sacco trasparente senza accortezze.

La raccolta differenziata quest’anno a Como è salita al 73%, ma ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Basta vedere gli ultimi dati forniti da Aprica relativi al 2024 e in particolare all’indifferenziata: la maggior parte dei rifiuti buttati nel sacco trasparente dovrebbero finire negli altri sacchi.

Più precisamente l’indifferenziata prodotta dai cittadini nella città murata per esempio contiene un 12,6% di rifiuti organici (da buttare quindi nel bidoncino marrone), un 18,9% di plastica (che dovrebbe finire nel sacco giallo) e un 25,6% di carta e cartone (da buttare nel bidone blu). Altri rifiuti sono meno presenti, ma pur essendo uno zero virgola farmaci, pile e apparecchiature telefoniche sono da conferire separatamente. Spostandoci nel resto della città nel sacco dell’indifferenziata i cittadini buttano il 12% di organico, il 23,3% di plastica e il 25,5% di carta, tutti errori che sommati ammontano complessivamente al 60% dei rifiuti indebitamente gettati.

Peggio ancora le utenze non domestiche, le attività quindi commerciali e alberghiere. Nell’indifferenziata gli hotel ad esempio butta un 56,4% di plastica e un 21,4% di carta, è tantissimo, è il 77%. Al mercato coperto è quasi record: gli operatori gettano nell’indifferenziata un 22,6% di plastica, un 46,5% di carta e un 30,5% di legno, quello delle cassette della frutta. Quindi fatti i dovuti calcoli praticamente differenziano poco o nulla. Non va meglio lo stesso dato nella grande distribuzione e tra i negozianti, nell’indifferenziata il margine di spazzatura recuperabile è sempre oltre il 70%.

Quindi l’amministratore delegato di Aprica Filippo Agazzi ha annunciato prossimi incontri con esercenti e categorie, momenti di comunicazione e informazione con la cittadinanza, per migliorare la differenziata in città. Mentre il sindaco Alessandro Rapinese ha avvisato che i sacchi in caso di errori lasciato l’avviso non verranno ritirati dopo il terzo passaggio, meglio fare attenzione alle multe.

Detto che comunque dallo scorso mese di luglio con il nuovo appalto la situazione è migliorata, si è passati in un solo mese dal 67% di raccolta differenziata totale al 71% grazie a un solo ritiro settimanale dell’indifferenziata invece di due. Abbiamo poi toccato punte nel corso dell’anno pari al 75%. Adesso la media è pari come detto al 73%, l’obiettivo da raggiungere è il 79%. La diminuzione di rifiuti non riciclabili è stata pari a 5,1 chili ad abitante, ovvero 427 tonnellate. Parallelamente sono aumentate le frazioni cartone (101 tonnellate), plastica (123) organico (259) e verde (91).

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