Cronaca / Como città
Martedì 14 Maggio 2024
Nessuno vuole l’ex orfanotrofio: altra asta deserta
Via Grossi Neanche questa volta sono arrivate offerte. Il Pd: «Così saltano i recuperi di Politeama e Santarella»
Altra doccia gelata per il maxi palazzo di via Tommaso Grossi, un tempo sede dell’ex orfanotrofio. A denunciarlo i consiglieri comunali del Pd Stefano Legnani e Patrizia Lissi che attaccano l’amministrazione Rapinese. «La notizia non ci rende di certo felici - commentano - perché vedere fabbricati inutilizzati e lasciati al degrado è sempre un dispiacere. A maggior ragione, però, ci preoccupa il fatto che, stando al piano triennale delle opere pubbliche, la maggior parte degli interventi previsti per l’anno in corso avrebbe dovuto essere finanziato grazie alla vendita di questo immobile».
E ancora: «Nonostante la base d’asta sia scesa del 15%, dai 9.7 milioni iniziali a 8.247 milioni, non è stata presentata alcuna offerta. Nelle casse del Comune, pertanto, non entrerà nemmeno una parte di quei 10 milioni di euro di investimenti previsti per riqualificare l’ex Santarella e il Politeama. Tuttavia, è bene ricordare che, anche qualora questi soldi ci fossero stati, in sede di approvazione del piano triennale delle opere pubbliche il sindaco aveva dichiarato di non avere ancora, non solo un progetto, ma nemmeno un’idea di cosa realizzare e di come sfruttare i due edifici dismessi. Insomma, numeri e immobili erano stati messi nel piano un po’ a caso, denunciando (e la seconda asta andata deserta ne è una riprova) incapacità nell’elaborare progetti, nell’attrarre investimenti, nell’avere una visione ampia e a lungo termine della nostra città».
Al di là delle polemiche politiche bisognerà ora capire come intenderà procedere la giunta e se deciderà di indire una nuova gara abbassando ulteriormente la base d’asta. Le destinazioni d’uso consentite sono residenziale e terziario commerciale e dovrà essere presentato un progetto di fattibilità tecnica alla Soprintendenza, che valuterà anche elementi costruttivi e finiture. Proprio la presenza di vicoli della Soprintendenza è uno dei motivi che, finora sembra aver scoraggiato i privati nell’interessarsi all’acquisto dell’immobile abbandonato da diversi anni.
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