Cronaca / Como città
Venerdì 17 Marzo 2023
Nidi, le multe per i ritardi diventano un caso nazionale. Da Rapinese arriva Striscia la Notizia
Il caso Matteo Salvini se la prende con il primo cittadino mentre a Palazzo Cernezzi arriva “Striscia”. La replica del sindaco : «Fino a poco tempo fa troppi genitori facevano quello che volevano»
Salvini critica Rapinese sulle multe per i ritardi agli asili nido.
Il ministro e leader della Lega Matteo Salvini ieri mattina è intervenuto tramite social sulla modifica al regolamento dei servizi dell’infanzia, portata avanti dalla maggioranza che oggi guida Palazzo Cernezzi. La modifica consiste in una sanzione da 50 euro assegnata alle famiglie che fanno quattro ritardi ingiustificati nell’arco dello stesso mese.
«Un po’ di rispetto»
«Multa di 50 euro se mamma o papà portano il figlio in ritardo all’asilo? – ha scritto sulla propria pagina Facebook Salvini – Un po’ di rispetto per le famiglie e i loro problemi quotidiani non guasterebbe, spero che il Comune di Como ritiri questa sciocchezza». La notizia è rimbalzata in mezza Italia ed ha richiamato infatti ieri mattina un gran numero di testate e di giornalisti in Comune. Tra cui l’inviata di Striscia La Notizia Angelica Massera, per un prossimo servizio da mandare in onda sul famoso telegiornale satirico.
La sanzione a carico delle famiglie ha già sollevato in città diverse critiche, per esempio dal fronte del centrosinistra, ma non solo. «Mi pare vessatoria come misura nei confronti delle famiglie – spiega Lorenzo Cantaluppi capogruppo di Fratelli d’Italia - eccessiva anche in termini economici. Tenuto conto del traffico che c’è in città tanti genitori corrono il rischio di venire multati».
È difficile però che la maggioranza, dopo il voto favorevole della giunta e della commissione, sia disposta a fare dei passi indietro in consiglio comunale. Anche ieri il sindaco Alessandro Rapinese ha a lungo difeso la nuova misura durante un’intervista andata in onda su Radio24 al mattino.
«Fino a qualche mese l’ufficio nidi era un disastro – ha detto Rapinese –. I genitori facevano quello che volevano, con gli operatori inviperiti. Altro che parcheggio per bambini. C’erano famiglie che sparivano per trenta giorni senza neanche prendersi la briga di telefonare per avvisare. Casi reiterati di mezz’ore di ritardo al pomeriggio. Impossibile così organizzare il servizio bene».
La sanzione comunque come detto non è immediata, ma scatta solo dopo quattro ritardi senza una ragionevole giustificazione. I responsabili dei nidi stessi non immaginano piogge di multe. Ecco il passaggio tratto dal regolamento comunale in discussione. «Dopo quattro ritardi mensili in entrata e o in uscita, anche non consecutivi, sarà applicata la sanzione di 50 euro per violazione della presente disposizione di regolamento».
Una segnalazione
In radio Rapinese ha anche spiegato che basterà una segnalazione da parte dei nidi all’ufficio competente per inviare a casa una normale multa, come succede per le contravvenzioni al codice della strada. «È una misura che va a colpire i menefreghisti – così ancora Rapinese – serve un minimo di rigore. Non è che prima di andare all’asilo passi a trovare l’amica. E sui ritardi non conta il traffico perché chi deve arrivare al lavoro parte per tempo. Devono fare più attenzione altri libero professionisti o non occupati che intendono il nostro servizio pubblico come un parcheggio».
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