Nidi, rabbia a Sagnino: «Con le cooperative servizio peggiorato»

Protesta La gestione in parte ai privati iniziata a gennaio. I bimbi la mattina con il Comune, poi il cambio di educatori: «Difficile lo scambio di informazioni con le famiglie»

Metà giornata con le educatrici assunte dal Comune e l’altra metà con quelle che dipendono dalla cooperativa che, dallo scorso inverno, affianca le dipendenti comunali in una fase di co-progettazione delle attività educative. Si svolge così la giornata dei piccoli ospiti del nido “Panda”, in via Segantini: qualche ora di gioco e attività con le maestre della mattina, il pasto e quindi la nanna, salvo poi trovarsi, spalancando gli occhi al risveglio, di fronte ad altre maestre con cui trascorrere il resto pomeriggio.

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«Al rientro delle vacanze di Natale è scattata questa nuova organizzazione delle giornate dei nostri figli - racconta Geraldine Steffen, rappresentante dei genitori dell’asilo nido di Sagnino - Le mamme e i papà nei mesi successivi hanno lamentato una carenza nello scambio di informazioni tra le maestre del mattino e quelle del pomeriggio e le famiglie stesse». Steffen racconta come sia diventato più complesso per i genitori capire quali siano le attività svolte dai bambini durante la mattinata, quando arrivano all’asilo nel pomeriggio per portarli a casa. Si tratta di informazioni preziose per chi vuole seguire passo a passo la crescita di un figlio nei primi anni di vita, pur lavorando. «Da quello che sappiamo, c’è un passaggio di informazioni tramite un quaderno, ma in più di un’occasione è capitato che venissero date versioni diverse di come si era svolta la giornata dei bimbi».

Cambiamenti a sorpresa

La nuova organizzazione del nido è entrata in vigore all’improvviso, cogliendo più di un genitore in contropiede. «Solo dopo qualche settimana ci hanno convocati per una riunione alla presenza della vice sindaco, Nicoletta Roperto, e della nuova coordinatrice cui fare riferimento» racconta Maria Rubio.

La decisione presa dal Comune di affiancare alle dipendenti comunali educatrici legate a una cooperativa è stata comunicata quindi solo a cose già fatte. «Nel caso di mio figlio, per esempio - continua Rubio - il tutto ha poco senso. Alle 16 vado a prenderlo e con le maestre del pomeriggio passa solamente una mezz’ora, tra il momento in cui si sveglia dal riposino e quello in cui arrivo io. L’inserimento a settembre per lui è stato molto complicato, a gennaio con la divisione a metà delle giornate e l’incontro con le nuove maestre abbiamo dovuto rifare tutto da capo... e a settembre si vedrà».

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Riunione il 24 luglio

Con l’arrivo dell’autunno e l’inizio del nuovo anno scolastico, al nido di Sagnino diverse cose sono destinate a cambiare. A partire dal numero di posti disponibili che passerà da 28 a 60, per supplire alla chiusura del nido Magnolia di via Passeri, per il momento sospesa da una sentenza del Consiglio di Stato, e quella del Coccinella di Monte Olimpino, prevista per settembre 2025. Ai genitori dell’asilo di Sagnino è arrivata negli scorsi giorni una comunicazione dalla dirigente Maria Antonietta Luciani con l’invito a presentarsi il 24 luglio a un incontro di presentazione della nuova programmazione dell’asilo, a fronte dell’individuazione dell’ente, o meglio degli enti del Terzo settore che subentreranno all’asilo (cooperativa Baobab, cooperativa Lavoro e Solidarietà e cooperativa Questa generazione). «Speriamo che la comunicazione diventi più efficiente - chiedono sia Steffen che Rubio - ora è possibile parlare con il nido solo tramite il numero fisso e la presentazione per settembre è stata fissata a soli due giorni dalla chiusura del nido, quando molti genitori sono in vacanza».

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