Nido Magnolia, si riparte il 2 settembre. Rapinese: «Ma se il Tar ci darà ragione, a fine ottobre lo chiuderemo»

Como Incontro a Palazzo Cernezzi con le famiglie che hanno confermato l’iscrizione dei figli al nido di via Passeri

Una dozzina i genitori presenti questo pomeriggio, lunedì 22 luglio, alla commissione consiliare convocata a Palazzo Cernezzi per discutere del futuro del nido di via Passeri, a Como, a seguito della sentenza emessa dal Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso dei genitori, precedentemente respinto dal Tar, contro la decisione dell’amministrazione comunale di chiudere, a partire da settembre 2024, il nido Magnolia.

Diversi i quesiti che le minoranze hanno portato di fronte al sindaco Alessandro Rapinese, agli assessori e alla dirigente Maria Antonietta Luciani. Quest’ultima ha confermato che il 2 settembre il nido riaprirà per dieci delle tredici famiglie che già lo scorso anno avevano dei figli che frequentavano l’asilo e che hanno riconfermato la volontà di iscrivere quest’ultimi in via Passeri. Entro fine mese, inoltre, saranno aperte nuovamente le iscrizioni per chi volesse spostare i propri figli da altri nidi al Magnolia.

«C’è una situazione legale in itinere, che andrà definita nel merito - ha detto il sindaco Alessandro Rapinese, ribadendo però che - Politicamente non è cambiato nulla, anzi sono ancora più convinto di prima: per quanto riguarda me e la mia giunta quell’asilo sarebbe già dovuto essere chiuso. Ora attendiamo la decisione del Tar, ma vi pongo una domanda: se il Tar non dovesse confermare l’ordinanza del Consiglio di Stato, cosa si intende fare? Spostare i bambini?».

L’apertura del nido per il momento è quindi temporanea e il 24 ottobre si potrebbe avere un ribaltamento della situazione a seconda della posizione che prenderà il Tar. Il sindaco Alessandro Rapinese aggiunge: «Un minuto dopo la fine andremo avanti sulla stessa strada, magari stando più attenti alle virgole questa volta e se necessario scriveremo una delibera migliore». Il rischio quindi è che i bambini iscritti al Magnolia che torneranno a frequentare l’asilo a settembre potrebbero non poterlo più fare da fine ottobre. Tutto dipenderà dall’esito della vicenda legale.

La dirigente è poi intervenuta in merito agli educatori e alla questione della mensa, due temi su cui erano emersi dubbi tra le famiglie a seguito di una mail ricevuta nel mese di luglio in cui si chiedeva ai genitori di confermare, entro 48 ore, la volontà di iscrivere i figli al Magnolia, nonostante non ci potessero essere garanzie in merito alla continuità delle figure educative e alla disponibilità della mensa. «Per via di una carenza nel numero di cuoche disponibili - ha dichiarato Luciani - e vista la presenza sullo stesso piano del nido Magnolia della cucina della scuola dell’infanzia di via Raschi, la stessa cucina sarà utilizzata sia per il nido che per la scuola dell’infanzia».

Confermata dunque la possibilità di avere la mensa all’interno dell’asilo nido, così come la possibilità di rivedere da settembre gli stessi educatori già conosciuti nel corso dell’anno precedente: «L’attribuzione degli educatori ai nidi dipende dal numero di bambini frequentanti - ha detto Luciani - Nella mail ho scritto che non si sarebbe data alcuna garanzia sulla continuità degli educatori, perché non possiamo mai dare questa garanzia, ma naturalmente cerchiamo di destinare al nido gli educatori che già si trovavano lì. Saranno tre sui sei che già lavoravano in via Passeri».

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