Rapinese e il nido Magnolia: «Se vinciamo al Tar a ottobre lo chiudo»

Como Il sindaco in commissione non fa dietrofront: «Attendo i giudici: dovessero darci ragione, subito stop. In questo contesto non iscriverei mia figlia al Magnolia»

La volontà politica dell’amministrazione comunale non cambia di una virgola: «Fosse per me e per la mia giunta, il nido Magnolia sarebbe già chiuso». Con queste parole del sindaco Alessandro Rapinese è iniziata ieri la commissione consiliare a Palazzo Cernezzi nel corso della quale le minoranze hanno presentato al sindaco una serie di quesiti relativi all’asilo nido di via Passeri, tra cui quelli già sollevati nei giorni scorsi dal Comitato genitori, in cui sono riunite diverse famiglie comasche con figli frequentanti i nidi pubblici.

La posizione del Comune

«C’è una situazione legale in itinere - ha detto Rapinese prima di lasciare che la dirigente Maria Antonietta Luciani entrasse nel merito delle questioni tecniche - che andrà definita nel merito, ma politicamente non è cambiato nulla: anzi sono più convinto di prima».

L’apertura del nido quindi non può che essere intesa come temporanea, alla luce del fatto che solo il 24 ottobre il Tar entrerà nel merito della decisione presa dal Consiglio di Stato che lo scorso 5 luglio ha accolto il ricorso delle famiglie, precedentemente respinto dal Tar, sulla decisione della giunta di chiudere il nido a partire da settembre 2024. Alla luce della decisione del Consiglio di Stato dunque il 2 settembre il Magnolia riaprirà per dieci delle tredici famiglie cui è stata chiesta nelle scorse settimane conferma dell’interesse a mantenere l’iscrizione dei figli in via Passeri. Entro la fine del mese di luglio saranno anche riaperte le iscrizioni per le famiglie che volessero spostare i figli da un altro nido al Magnolia. Confermata anche la presenza di un servizio mensa interno, sul quale erano sorti dubbi a seguito di una mail ricevuta dai genitori dalla dirigente Luciani, che ieri ha specificato che i pasti per i bambini saranno preparati dalla mensa della scuola d’infanzia di via Raschi, sullo stesso piano del nido. Confermata anche la presenza di tre, su sei, degli educatori già presenti lo scorso anno.

Un’incognita rimane ed è il sindaco stesso a darle voce: «Siamo di fronte a un’apertura temporanea del Magnolia - sottolinea Rapinese - E se al Tar non dovesse essere confermata? Cosa succede ai bambini che si troveranno al Magnolia se il 24 ottobre il Tar si esprimerà contro il ricorso?». E con la domanda arriva anche la risposta: «Questa amministrazione ha emesso un provvedimento che, per quanto riguarda il Magnolia, in questo momento attende una definizione dal punto di vista legale e, un minuto dopo la fine, andremo avanti su questa strada».

Botta e risposta

Posizione poi ribadita più tardi in consiglio comunale da Rapinese, su stimolo del consigliere di minoranza Luca Vozella. «Io mi guarderei bene - ha detto il sindaco - dall’iscrivere mia figlia al Magnolia oggi, considerata la pendenza di diritto e considerato quello che può succedere. Il nostro volere come giunta è questo. Se il Tar ci dà ragione, il 25 si chiude di diritto».

Umberto Fumarola, rappresentante del Comitato genitori, ha confermato la soddisfazione delle famiglie per l’apertura del nido a settembre: «Il sindaco ci ha presentato lo spauracchio della chiusura a ottobre, a seguito della sentenza di merito, ma noi ci auguriamo che il Tar accolga le motivazioni del Consiglio di Stato, in particolare quelle relative alla continuità educativa e al benessere psicologico dei bambini».

I sindacati attendono la convocazione al tavolo tecnico chiesto all’amministrazione comunale: «Le risposte date in commissione non sono soddisfacenti - dice Stefania Macrì - Il sindaco si dimostra cieco di fronte a quanto i cittadini richiedono».

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