Niente pagamento del canone, Csu spegne 500 lumini nei cimiteri

Comune di Como Il versamento di 16,50 euro andava fatto entro il 30 giugno scorso

Sono circa 500 i lumini dei cimiteri cittadini che verranno staccati nelle prossime settimane in quanto i titolari dell’utenza non hanno versato a Csu (la società comunale che ha in gestione il servizio) il corrispettivo per il 2024 pari a 16,50 euro. Il regolamento prevede che i versamenti debbano essere fatti entro il 30 giugno di ogni anno e, dopo due mesi di tolleranza, la società inizierà a tagliare l’allacciamento elettrico agli inadempienti. I punti luce suddivisi nei nove cimiteri cittadini (Albate, Breccia, Camerlata, Camnago Volta, Civiglio, Lora, Monumentale, Monte Olimpino e Rebbio) sono circa 16mila ripartiti su 10mila intestatari (ovviamente si può avere più di una lampada votiva a proprio nome). Lo scorso anno erano stati circa 600 i tagli e, immancabilmente, c’è chi se ne accorge dopo che la luce è stata staccata e lamenta di essersi dimenticato di pagare o di non aver ricevuto il bollettino. Ci sono anche titolari di contratti nel frattempo deceduti e, quindi, impossibilitati a pagare, ma in quel caso devo eventualmente essere gli eredi ad attivarsi. Chi fosse interessato a mantenere la lampada accesa deve sbrigarsi perché se viene staccata poi è necessario procedere con il riallaccio che comporta anche un’ulteriore spesa.

Mediamente circa il 40% torna a poi a chiedere la riattivazione. Il costo aggiuntivo per riaccendere la lampadina è di circa 30 euro comprensivi del canone a cui va aggiunta anche la mora. La procedura può essere completamente portata avanti on line e il ripristino viene effettuato mediamente entro un mese.

I bollettini per il pagamento erano stati inviati lo scorso mese di febbraio con scadenza 30 giugno e nei cimiteri erano anche stati esposti una serie di cartelli che indicavano chiaramente che «il mancato pagamento del corrispettivo implicherà il distacco del punto luce». Da Csu avevano anche spiegato, con tanto di pubblicazione nei cimiteri e sul sito web, che «in caso di mancato ricevimento della comunicazione entro la metà di giugno, sarà possibile richiedere l’invio a mezzo mail [email protected] oppure contattando il numero 031/262256».

Ovviamente qualche disguido postale può capitare e, per questo, la società chiede ai cittadini di controllare e di attivarsi qualora non fosse stato ricevuto nulla entro la metà di giugno e si fosse interessati al mantenimento del servizio. Proprio per fare in modo che eventuali distratti o vittime di disservizi postali potessero mettersi in regola autonomamente sono stati concessi due mesi in più rispetto al termine del 30 giugno. Ora, però, come detto stanno scattando i controlli che sfoceranno nel giro di qualche settimana, al distacco dei circa 500 lampioncini per i quali non è stato pagato il funzionamento.

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