«Non chiudete la scuola di via Perti». Depositate 350 firme per il referendum

Il braccio di ferro Il Movimento genitori: accorpamento o completamento del ciclo - Il portavoce: «Lunedì incontreremo il prefetto. Più opzioni sul tavolo, sì al confronto»

Evitare la chiusura della primaria di via Perti e dell’asilo Carluccio di via Volta, pensando eventualmente a un accorpamento, oppure far almeno concludere il ciclo scolastico agli attuali alunni e quindi posticipare le chiusure. Con questa proposta, lunedì pomeriggio, il Movimento Genitori ha inviato via pec al Comune le 350 firme a sostegno del referendum contro la chiusura delle due scuole, prevista per il prossimo anno scolastico.

Un doppio quesito

Come si legge nel documento, due sono i quesiti contenuti nel referendum propositivo: «Siete favorevoli che il consiglio comunale adotti una delibera avente ad oggetto la creazione di un unico polo scolastico di scuola d’infanzia e primaria presso la scuola Sauro previa adeguata ristrutturazione dei locali?». Quindi il secondo, come alternativa: «Siete favorevoli che il consiglio comunale valuti l’adozione di una delibera finalizzata a consentire ai bambini che attualmente frequentano la scuola delI’infanzia Carluccio e la primaria Sauro di concludere il ciclo educativo e scolastico posticipando rispettivamente all’anno scolastico 2027/2028 e 2029/2030 la chiusura dei plessi?». Due proposte, dunque, volte a rivedere il piano di razionalizzazione delle scuole previsto dal Comune, sulla base del calo demografico e dell’impossibilità di mettere a norma tutti gli edifici. «Noi abbiamo raccolto circa 350 firme, la nostra idea è quella di rivedere la chiusura della Carluccio e della Sauro - spiega Vincenzo Falanga, portavoce dei genitori - il nostro quesito richiede in primis l’evitare la chiusura di questi due plessi; qualora questa situazione non fosse percorribile, abbiamo anche la possibilità di un secondo subquesito, con la proposta di accorpare nella Sauro i due plessi in modo da renderla funzionale al centro storico. Il ricorso? È una delle alternative che abbiamo sul tavolo, ma credo che quando si va al ricorso abbiano perso tutti. Noi vorremmo risolverla sui tavoli di nostra competenza». E aggiunge: «Lunedì avremo anche l’incontro con il prefetto che in base alla nostra richiesta ci ha fornito una data di confronto. Stiamo verificando con i nostri legali tutta una serie di questioni, abbiamo più opzioni sul tavolo da dover valutare. Nel momento in cui avremo in mano la proposta migliore percorribile, avremo un confronto con le famiglie perché è necessario condividere con loro il percorso». I genitori, dunque, non mollano: a questo punto l’ammissibilità del referendum sarà valutata dall’apposita commissione e, in caso di esito positivo, si potrà poi procedere con l’indizione della consultazione popolare.

Trasparente ed efficace

«Nel caso in cui il risultato del referendum propositivo disattenda l’orientamento della giunta e risulti contrario alla chiusura delle scuole - si legge ancora nel documento - il consiglio comunale si impegna a riavviare un piano di riorganizzazione partecipata della rete scolastica che, pur tenendo conto delle necessità di sicurezza e razionalizzazione, si attui previo ampio, trasparente ed efficace sistema di concertazione con tutti i soggetti interessati e con qli Uffici Scolastici Territoriali, al fine di favorirne la massima condivisione con il territorio di riferimento». Condivisione che, per i genitori, fino a ora è mancata.

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