Non paga 10 centesimi di multa e arriva una nuova sanzione di 226 euro

Il caso Un racconto amareggiato quello del cittadino comasco coinvolto nella vicenda: «Multa presa in piazza Camerlata. Probabilmente per una svista nel compilare il bollettino abbiamo arrotondato la somma per difetto»

«Io la multa l’ho pagata, come è giusto che faccia qualunque cittadino che rispetta la regole. Ma a questo punto mi chiedo se ne vale la pena, o se non convenga comunque cercare di fare il furbo».

È amareggiato Gianluca Lo Bello, 20 anni, giovane automobilista di Breccia che per 10 centesimi non versati su una multa di 121,10 euro si è visto recapitare dal Comune un avviso bonario per ulteriori 226 euro.

«La multa l’avevamo presa in piazza Camerlata un anno fa, per omessa revisione - spiega - Abbiamo pagato in Posta e probabilmente per una svista nel compilare il bollettino abbiamo arrotondato la somma per difetto. A un anno di distanza ci è arrivato questo nuovo avviso per ulteriori 226 euro».

A nulla sono valse le richieste di spiegazioni al comando di Polizia locale: «Mi hanno detto che dovevo pagare e non c’era nulla da fare. E così ho fatto, ma lo trovo ingiusto. Fatemi pagare quanto non ho versato e magari pure una penale, ma così non c’è proporzione. E soprattutto resta tanta amarezza: faccio di tutto per cercare di essere corretto, queste cose me ne fanno passare la voglia».

Dal comando della Polizia locale confermano che, purtroppo, la pur minima somma non versata fa scattare un automatismo: di fatto la sanzione non risulta pagata, la posizione resta aperta e la legge prevede che - se non è stato presentato ricorso - si debba pagare la metà del massimo previsto per quella sanzione amministrativa.

«Lo prevede il Codice della strada, non il Comune di Como o la Regione - spiegano ancora dal comando - quindi noi non abbiamo alcuna discrezionalità nell’applicare la norma. Il rischio, in caso contrario, è che all’amministrazione venga contestato il danno erariale, non per quei 10 centesimi ma per l’intera somma che, appunto, non risulterebbe integralmente versata».

Il Comune di Como, in casi come questi, prima che il recupero della somma venga messo a ruolo - e diventi quindi di competenza dell’Agenzia delle Entrate, con tanto di interessi semestrali - emette un avviso bonario: il cittadino ha la possibilità di sanate subito la sua posizione, ma a volte anche di rimediare a errori che non fanno figurare il pagamento, come l’indicazione di un numero di targa sbagliato. L’avviso bonario consente fra l’altro di rateizzare il versamento.

Comprensibile - ammettono dal comando - la rabbia di chi a fronte di una minima irregolarità si vede colpito da una sanzione così pesante: «Ma ricordiamo che se per alcuni pagamenti è ammesso, per le sanzioni da Codice della strada l’arrotondamento non lo è mai».

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