Cronaca / Como città
Venerdì 15 Novembre 2024
Nuove regole al Comune di Como: per entrare adesso ci vuole il cartellino
Palazzo Cernezzi Sbarra abbassata su viale Lecco e obbligo di passaggio dalla portineria per accedere alla sede dell’ente. L’ingresso all’anagrafe invece sarà contingentato ma libero
Cambiano le regole per entrare a Palazzo Cernezzi. Chiuso il portone di accesso da via Vittorio Emanuele, abbassata la sbarra sul lato di viale Lecco e introdotto l’obbligo di passare dalla portineria per ritirare un badge identificativo: sono queste le nuove disposizioni in vigore da due giorni a questa parte in Comune.
Normative antincendio
Il via vai di cittadini (ma anche di turisti curiosi di vedere gli interni del palazzo antico) che si affacciano dal portone o si muovono all’interno per raggiungere i vari uffici è presto dimenticato.
Il cartellino va tenuto ben visibile per tutta la durata della visita
Da martedì infatti vige l’obbligo, per tutti coloro che non sono dipendenti dell’ente, di presentarsi alla guardiola che si trova sul lato di viale Lecco spiegando il motivo della propria visita. A questo segue la consegna da parte della portineria di un badge numerato (si tratta di un cartellino plastificato) con la scritta “visitatore” che il cittadino deve esibire per tutta la durata del suo soggiorno all’interno della sede del Comune, qualsiasi sia la ragione per cui deve accedervi. Anche ieri erano diverse le persone che si muovevano all’interno della sede dell’ente con i cartellini identificativi affissi alla giacca o alla borsa o che attendevano in portineria il proprio turno per poter entrare nello stabile.
«Dispiace che i cittadini non possano più muoversi liberamente, ma era necessario questo adeguamento delle regole, comune peraltro anche alla sede dell’amministrazione provinciale e alla sede di grandi Comuni, come Palazzo Marino a Milano», spiega il sindaco Alessandro Rapinese, adducendo come ragione della novità il fatto che Palazzo Cernezzi non rispetta ancora la normativa anti incendio. «Dobbiamo poter sapere quante persone, oltre ai dipendenti e ai politici, si trovano all’interno e in caso di emergenza dobbiamo poter verificare che siano uscite tutte».
Quello del bagde numerato è solo il primo step dell’aggiornamento delle disposizioni per l’accesso: a breve infatti - si attendono però conferme sul fronte della privacy - l’ingresso da parte dei cittadini sarà gestito in via telematica, con l’obbligo di presentare un documento di identità. «Vale per tutti questa regola - specifica Rapinese - Oggi per esempio il presidente di un importante ente è venuto qui per un incontro e anche a lui è stato consegnato il cartellino». Cartellino che, una volta terminata la visita, dovrà essere riconsegnato alla portineria ogni volta.
L’unica eccezione, per il momento, a queste disposizioni riguarda l’ufficio anagrafe, che manterrà un ingresso separato, tramite la porta anti incendio utilizzata anche per l’uscita, e libero (ovvero senza l’obbligo di indossare il badge, anche se il numero dei visitatori all’interno dell’ufficio verrà contingentato per ragioni di sicurezza). «Si tratta di un cambiamento che volevamo fare già da tempo, non solo per l’anti incendio, ma anche per ragioni di sicurezza è bene monitorare gli ingressi» chiarisce il sindaco.
«Ragioni di sicurezza»
A inizio settimana una donna si sarebbe persa all’interno del palazzo e avrebbe chiamato i soccorsi
Quella di questi giorni, insomma, non è altro che l’attuazione di un progetto in via di preparazione già da tempo anche se, secondo quanto si racconta in Comune, un episodio verificatosi a inizio settimana sembrerebbe ulteriormente giustificare la «ragioni di sicurezza» cui il sindaco fa riferimento, pur negando la connessione trai due eventi. Infatti, sembrerebbe che una donna nei giorni scorsi sia entrata a Palazzo Cernezzi con l’intenzione di raggiungere l’ufficio anagrafe, per poi perdersi dopo aver raggiunto inosservata il terzo piano dell’edificio. Non riuscendo più a trovare la via d’uscita, la donna avrebbe dunque chiamato il 112 portando all’intervento sul posto di vigili del fuoco e mezzi di soccorso,e generando scompiglio tra i dipendenti e i cittadini presenti.
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