Cronaca / Como città
Martedì 06 Agosto 2024
Nuovi corsi tecnologico-professionali: attivati in quattro istituti comaschi
Scuola Il nuovo corso regionale di due anni, dopo il quadriennio di superiori, parte a settembre. Gli Its che hanno aderito sono Afol Provincia di Como, Enaip, Cometa e Fondazione Minoprio
Quattro anni di scuola superiore per preparare i ragazzi al mondo del lavoro e, a seguire, due di Its, per completare il percorso formativo. Partirà a settembre la nuova filiera tecnologica professionale 4+2 e, nella provincia comasca, saranno quattro le realtà a farne parte: AFOL Provincia di Como e Fondazione Enaip Lombardia per tecnico di cucina, Cometa per tecnico dei servizi di sala bar in qualità di enti di formazione, infine Fondazione Minoprio Its Academy per quanto riguarda gli Its. Le linee guida sono state recentemente approvate da Regione Lombardia per l’avvio della filiera professionale, che permetterà ai ragazzi in uscita dalle scuole medie di iscriversi a percorsi delle superiori di durata quadriennale con una forte connotazione professionalizzante, legati a una filiera produttiva per poi proseguire verso gli Its Academy o di entrare direttamente nel mondo del lavoro, ma non sarà preclusa nemmeno l’università.
Il progetto formativo
Il percorso scolastico sarà caratterizzato da una maggiore interazione con il mondo del lavoro e la presenza di esperti provenienti dalle imprese per coprire competenze che non sono presenti tra i docenti. Saranno anche potenziati lo studio delle materie STEM (science, tecnologia, ingegneria e matematica), delle lingue, la didattica laboratoriale e i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto, la vecchia alternanza scuola lavoro).
La legge per la nuova riforma è stata approvata pochi giorni fa: l’obiettivo è da una parte quello di dare ai ragazzi gli strumenti per essere pronti al mondo del lavoro e, dall’altra, contenere il fenomeno del mismatch, ovvero il disallineamento tra domanda e offerta, con la prima che supera la seconda e le aziende che faticano a trovare le professionalità necessarie.
La Regione
Come si evince dai numeri, la filiera a Como ha preso poco piede quest’anno, ma il motivo – come evidenziato dalla maggior parte delle scuole che potenzialmente avrebbero potuto essere interessate – è che la candidatura per entrare a farne parte andava presentata in tempi molto ristretti, per di più nel periodo delle festività natalizie. Tanto, comunque, l’interesse dimostrato ed è probabile che i numeri per l’anno scolastico 2025-26 siano molto più alti.
«I punti di forza del modello lombardo - chiarisce l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi - sono incentrati sul principio di centralità della persona e libertà di scelta e si basano sulla flessibilità del biennio iniziale che consente agli studenti di scegliere segmenti di percorso di diverso indirizzo o profilo professionale. Altro elemento qualificante è costituito dalle competenze moderne: fin dalla prima annualità, svilupperemo competenze in lingua straniera, digitale e intelligenza artificiale, sicurezza sui luoghi di lavoro, matematico-scientifiche e sviluppo delle competenze personali». E conclude: «L’ultimo pilastro è rappresentato da quella che chiamiamo formazione completa: nella quarta annualità, gli studenti acquisiranno competenze tecnico-professionali, trasversali e culturali, preparandosi per l’istruzione terziaria (ITS o Università) e un mercato del lavoro in continua evoluzione».
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