Open day per salvare la bocciofila: «Forse gli anziani danno fastidio»

La protesta Annullato il corteo fino al Tempio Voltiano: «Non vogliamo creare problemi alla città»

«Combattenti di nome e di fatto». Non hanno nessuna intenzione di andarsene i soci della bocciofila, ancora ieri in mobilitazione nella sede di via Balestra per raccogliere consensi attorno alla lotta contro lo sfratto imposto dal Comune, che vorrebbe realizzare bookshop e caffetteria e corredo dell’esposizione permanente delle monete d’oro del Tesoro di Como.

Annullato il corteo fino al Tempio Voltiano («Non vogliamo creare problemi alla città in una giornata già complicata») la giornata si è risolta in una festa fra teatro e musica per ribadire che quel giardino a ridosso delle mura deve restare nella disponibilità delle associazioni: «È uno degli ultimi spazi popolari in centro città» dice lo storico Matteo Dominioni.

Non solo: «Non esiste ancora un progetto per quest’area - spiega la capogruppo del Pd in consiglio comunale, Patrizia Lissi - Ho chiesto un accesso agli atti in Comune proprio per vedere questo progetto, mi è stato risposto che un progetto non c’è». «E se non c’è un progetto possiamo sederci attorno a un tavolo con il sindaco Rapinese e parlarne» dice Renato Fumagalli, vicepresidente della bocciofila. Che poi indica il tricolore a mezz’asta in mezzo al giardino: «È così dal 4 luglio, quando abbiamo ricevuto lo sfratto. Noi siamo in lutto».

«Vogliamo che qualcuno ci spieghi perché è necessario distruggere uno spazio pubblico così amato e utilizzato per realizzare qualcosa per cui non c’è ancora nessun progetto e che potrebbe tranquillamente coesistere con la nostra e le altre associazioni», aggiunge.

«Forse la “città turistica” non vuole vedere anziani e disabili in centro - aggiunge Dominioni - Qui il problema è sempre l’idea di democrazia di Rapinese, la sua dittatura della maggioranza». «Questa è un’opportunità di creare uno spazio condiviso in centro - dice Francesca Baserga - Grazie alla Bocciofila che sta resistendo a beneficio di tutti».

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