«Ora lo stadio è ok, ma arrivate presto. Disagi? Inevitabili»

Il questore L’appello di Marco Calì ai tifosi comaschi: «Dopo la corsa contro il tempo, la sicurezza è garantita. Un pubblico da serie A per non rovinare gli sforzi fatti»

Al Sinigaglia, sabato, «serve un pubblico da serie A per non sprecare lo sforzo fatto dalla città per regalare questo spettacolo ai tifosi». Il questore di Como, Marco Calì, ha seguito passo dopo passo ogni singola fase della trasformazione di uno stadio inadatto alla serie A a un impianto pronto a ospitare la sua prima partita nel massimo campionato (dopo vent’anni).

«Si arriva all’esordio con un sistema di sicurezza che non è proprio quello pensato e immaginato, ma comunque rivisto e riqualificato, nei limiti del possibile e considerando lo stato dei luoghi che è immutabile - commenta il questore - È stato fatto uno sforzo di ingegneria della sicurezza per realizzare misure compensative che potessero rendere lo spettacolo del calcio prima ipotizzabile, e ora fruibile».

Proprio ieri si è tenuta una nuova riunione della Commissione provinciale di vigilanza per gli ultimi adempimenti burocratici: tutto procede senza intoppi, in vista di sabato e della prima casalinga, contro il Bologna. Quando al Sinigaglia ci saranno più di 10mila spettatori. E il tutto esaurito, o quasi, è prevedibile si confermi per tutti gli impegni casalinghi. Da qui l’appello del questore: «La società, il Comune, noi abbiamo fatto la nostra parte - dice - Immagino che anche il pubblico farà la sua. Ricordo la festa per la promozione con i tifosi che si sono comportati in maniera eccezionale. Serve un pubblico ancora più maturo, da serie A, che spero e credo si sappia allineare allo sforzo fatto dalla città per rendere fruibile lo stadio per questo spettacolo».

La linea di Marco Calì è molto chiara: «La via del dialogo con i tifosi sarà sempre aperta, da parte nostra. Da amante del calcio, credo che il tifoso sia un elemento di passione e con chi è portatore di passioni è sempre utile confrontarsi». E su questa linea si inserisci anche la richiesta, anzi l’appello, che il questore tiene a fare ai sostenitori lariani: «Venite allo stadio prima del solito - afferma - Considerato l’aumento della capienza dell’impianto, i tempi di accesso saranno inevitabilmente più lunghi. E, soprattutto in queste prime partite casalinghe, è necessario testare il nuovo sistema di sicurezza e le relative tempistiche. Il nostro auspicio, quindi, è quello che ognuno arrivi per tempo, non all’ultimo momento, così da consentire a tutti di entrare allo stadio prima dell’inizio della partita».

È bene ricordare che, soprattutto per la nuova capienza del settore distinti, sono stati previsti due ingressi ma i tempi di afflusso per affrontare i controlli di sicurezza sono tutti da testare, ancora.

Il nodo traffico

Ultimo tema, la convivenza con il traffico soprattutto in occasione dell’arrivo e del deflusso dei tifosi ospiti. «Purtroppo - afferma il questore Calì - il sistema di accoglienza dei sostenitori ospiti non è stato possibile cambiarlo, in quanto non ci sono gli spazi. Abbiamo studiato varie alternative, ma allo stato il percorso tradizionale è il solo possibile. Questo va a incidere sui non appassionati di calcio, ma su questo fronte non abbiamo avuto alcuna possibilità di intervenire. L’obiettivo della sicurezza è prioritario, ed è per tutti, non solo per i tifosi». Ora la parola al campo e agli spalti. «E sia una festa».

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