Cronaca / Como città
Martedì 27 Ottobre 2020
Orari scaglionati e telecamere
Le superiori ripartono da casa
Gli istituti tecnici si organizzano per i laboratori in presenza. Ma i presidi non si arrendono: «Il Dpcm consente il 25% in classe»
Docenti in classe a fare lezioni (non senza polemiche) per gli studenti a casa davanti al pc, in attesa di capire se il 25% di didattica in presenza previsto dall’ultimo dpcm potrà essere salvaguardato anche nella nostra provincia.
Stop dopo un mese e mezzo
Dopo un mese e mezzo, le superiori cittadine hanno cominciato la settimana senza alunni in classe, con l’eccezione dei laboratori, come consentito dalla recente ordinanza regionale.
«Stiamo cercando di capire come adattarci al meglio alle ultime regole – spiega Roberto Peverelli, preside del Setificio –. Oggi è andato tutto bene, senza grossi problemi, un po’ di difficoltà da parte di alcuni docenti appena arrivati, i quali devono giustamente impratichirsi». Al momento e in larghissima parte per le attività laboratoriali, la scuola accoglie circa 400 studenti, il 25% del totale. «Il numero non aumenterà – aggiunge Peverelli – vedremo se ridurlo».
Alla Magistri, per ora, la didattica a distanza è al cento per cento. «Ci stiamo riorganizzando – chiarisce la dirigente Laura Rebuzzini – e lavorando per cambiare l’orario in previsione dei laboratori. Ma, visto che non è un esercizio banale, sarà necessario fare un passaggio e una condivisione insieme con gli organi collegiali».
Alla Da Vinci Ripamonti, le lezioni saranno a distanza per questa settimana, mentre da novembre, se la situazione lo consentirà ancora, si predisporrà la nuova organizzazione oraria. Alcune attività potranno essere eseguite a distanza, mentre per le rimanenti uno degli obiettivi potrebbe essere quello di portare i ragazzi a scuola un giorno solo la settimana. L’ora sarà articolata in quaranta minuti di lezione e cinque di riposo.
Lezioni da 45 minuti al Giovio
Al Giovio, l’organizzazione a distanza prevede che le prime, le quarte e le quinte inizieranno alle 8.10, mentre le seconde e le terze alle 9. La durata della lezione sarà di 45 minuti effettivi, mentre fra il termine di una e l’inizio dell’altra sono previsti cinque minuti di pausa per studenti e docenti (con possibilità di disconnessione). Gli studenti dovranno attivare la videocamera all’inizio e sono tenuti a chiedere al docente in servizio il permesso di disattivarla in caso di motivata necessità. Le lezioni a distanza sostituiscono integralmente quelle in presenza, pertanto tutte le attività didattiche, le valutazioni, le assenze, i ritardi e le uscite anticipate saranno riportate nel registro elettronico. La giustifica delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate dovrà avvenire tramite comunicazione al coordinatore di classe via mail da parte dei genitori. «Bisogna capire – conclude il preside Nicola D’Antonio – la questione del 25% di didattica in presenza consentita dal dpcm, alla luce dell’ordinanza regionale. Aspettiamo chiarimenti».
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