Orsoline, caso di variante inglese
La preside chiude tutto il liceo

Primo contagio ufficiale nel nostro territorio, il virus mutato colpisce una ragazzina - La dirigente: «Forma molto contagiosa, più sicuro estendere le cautele all’intero istituto»

Era probabilmente questione di tempo, ma anche a Como è stato accertato il primo caso di positività alla variante inglese del Covid.

Si tratta di una ragazzina residente in un paese della cintura comasca che frequenta una classe del liceo Orsoline San Carlo di viale Varese, nel cuore della città.

La comunicazione è stata diramata a tutti i genitori nel tardo pomeriggio di mercoledì 24 febbraio dalla preside Marta Pettenella, che in via precauzionale ha optato per la chiusura di tutte le classi dei licei a partire da ieri e fino al 5 marzo compreso.

Il liceo Orsoline ha due percorsi formativi attivi (liceo scientifico e liceo europeo, diviso a sua volta in giuridico economico e linguistico moderno) per un’utenza complessiva di poco sotto i 200 alunni: tutti di nuovo in didattica a distanza, dunque, anche gli studenti che non sono entrati direttamente in contatto con la giovane risultata positiva.

Questo per scongiurare ogni rischio di focolaio, considerando l’alta contagiosità della variante inglese, ma anche per questioni organizzative da parte della scuola.

«Sono a scrivervi per comunicarvi un’infausta notizia – si legge nella lettera inviata a tutti i genitori dei ragazzi frequentanti la scuola – in una nostra alunna è stata riscontrata la positività alla variante inglese del Sars-Covid-2. Dato l’alto tasso di contagiosità di tale variante, l’Ats impone la quarantena obbligatoria alla classe e ai docenti direttamente coinvolti in essa, ma noi riteniamo opportuno estendere l’obbligo di distanziamento a tutte le classi sia per un criterio di massima sicurezza sia per motivi organizzativi».

Non manca ovviamente un po’ di preoccupazione tra i genitori, pur nella consapevolezza che all’interno delle classi sono sempre state rispettate tutte le regole anti contagio: la misura precauzionale adottata dall’Istituto Orsoline è comunque indirizzata a scongiurare ogni rischio di altri positivi, avendo a che fare questa volta con la variante inglese.

«Il rientro a scuola in presenza dovrebbe quindi avvenire a partire da lunedì 8 marzo - prosegue la preside – nel rispetto delle condizioni che saranno previste: se la nostra regione tornerà ad essere zona arancione, tutte le classi frequenteranno al 50%. Verrà ripristinata la scansione oraria del periodo di Dad prolungata».

La comunicazione si conclude con una sorta di appello, rivolto ai genitori.

«L’esperienza ci renda tutti più prudenti e responsabili nel non mandare a scuola in questo periodo di pandemia i nostri ragazzi anche se lievemente indisposti - ha evidenziato la dirigente Pettenella – dietro ad un semplice raffreddore, può purtroppo celarsi un pericolo che compromette la sicurezza dell’intera comunità scolastica».

Nei prossimi giorni, oltre alla comunicazione di Ats, i genitori riceveranno ulteriori dettagli per quanto riguarda le lezioni, nella speranza che la situazione torni presto alla normalità.

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