Orticolario, un’altra edizione riuscita. L’affluenza resiste nonostante il meteo

Il bilancio Un’esplosione di cultura, colori e bellezza ha affascinato visitatori da tutta Italia - Mantero: «Peccato per il tempo: manca la cultura di vivere i parchi anche senza il sole»

Un’esplosione di colori, di cultura e di bellezza, capace di affascinare visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero, tra una fotografia alle meravigliose installazioni, un fiore da piantare nel proprio giardino e i workshop, sold out ancora prima che la kermesse iniziasse.

Non solo bellezza

Questa è la magia di Orticolario e solo il tempo incerto che ha accompagnato gran parte dell’evento non ha consentito «di raggiungere il sogno dei 30mila visitatori» - si legge in una nota stampa - ma c’è comunque grandissima soddisfazione da parte degli organizzatori per l’apprezzamento dimostrato dal pubblico e dagli espositori per questa quattordicesima edizione, dedicata a chi vive la natura come stile di vita. Bellezza, ma non solo: non sono mancati spunti per riflettere su quanto l’uomo impatti sulla terra e sul ruolo rigenerativo delle piante, sempre ricordando la finalità di Orticolario, ossia promuovere la cultura del paesaggio e raccogliere fondi per associazioni del territorio impegnate nel sociale, attive nella realizzazione della manifestazione. Significativa, come detto, la partecipazione al programma culturale con l’agorà nel Padiglione Centrale gremita di persone in occasione dei numerosi incontri e i workshop già sold out ancora prima che la manifestazione iniziasse, così come la charity dinner di giovedì sera nei saloni di Villa Erba. Spazio anche ai bambini il giovedì e il venerdì, con le scolaresche in visita al parco, mentre sabato e domenica si sono svolti laboratori ispirati alla terra e alle piante fitodepuratrici, rispettivamente il tema e le piante dell’anno.

Tra i momenti clou, il conferimento del premio Per un Giardinaggio Evoluto 2024 a Michele De Lucchi, architetto, designer e fondatore di Amdl Circle , tra i protagonisti indiscussi dell’architettura e del design italiano. Da segnalare anche le premiazioni delle installazioni realizzate nel parco, selezionate dalla giuria del concorso internazionale “Spazi Creativi”. Ad aggiudicarsi il premio “La Foglia d’Oro del Lago di Como” lo Spazio Stihl “Ssta. Sustainable Environment and Textile Artwork” (5), progetto di Jonathan Arnaboldi e Matteo Pellicanò. «Gli espositori sono molto soddisfatti di questa edizione e il pubblico ci è sembrato sinceramente interessato, coinvolto e partecipe – commenta Moritz Mantero, presidente di Orticolario –. Peccato per il meteo, che ci ha graziato solo il sabato. Rispetto ad altri Paesi europei, purtroppo in Italia non c’è ancora la cultura di vivere i parchi e i giardini con qualsiasi condizione metereologica: se piove o è nuvoloso, si preferisce stare al chiuso».

Verso la prossima edizione

La kermesse si è appena conclusa, ma il pensiero è già alla prossima edizione, perché la macchina organizzativa non si ferma mai: come le piante hanno il superpotere di rigenerare il terreno, così Orticolario ha saputo piantare i nuovi semi che daranno vita a molti altri progetti culturali pronti a sbocciare durante la prossima edizione, la quindicesima, in programma da giovedì 2 a domenica 5 ottobre 2025. Dai piedi per terra, dunque, verso una nuova avventura con l’obiettivo di attirare sempre più visitatori, per far conoscere le meraviglie di Orticolario.

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