Cronaca / Como città
Sabato 16 Novembre 2024
Ospedali sempre on line: quattrocento antenne nelle strutture comasche
Salute e digitale Progetto per una copertura totale. Il sottosegretario Butti: «Un territorio all’avanguardia. Punto di riferimento per la connettività nella sanità»
Infrastrutture digitali negli ospedali comaschi, 400 mini antenne al Sant’Anna entro fine anno, nuova rete anche al Valduce, a Erba e a Menaggio.
Ieri mattina a Lariofiere il sottosegretario con delega all’Innovazione Alessio Butti ha presentato insieme ai vertici ospedalieri di Como e di Lecco un nuovo progetto per garantire copertura telefonica e connessione internet a tutti i reparti, portato avanti con l’azienda Inwit.
Il sottosegretario
«Rendiamo il territorio di Como e Lecco un punto di riferimento per l’innovazione e la connettività in sanità – ha detto Butti – Per garantire infrastrutture all’avanguardia, facilitare l’uso della rete mobile e l’uso della tecnologia nel settore medico, migliorando l’assistenza sanitaria. Si tratta di nuova tecnologia senza impatto sulle strumentazioni elettromedicali, senza inquinamento elettromagnetico e senza impatto visivo. Tutto questo anche in vista del potenziamento del fascicolo sanitario elettronico. A breve firmeremo la seconda parte del decreto. Siamo impegnati a migliorare il sistema delle liste d’attesa, abbiamo abbattuto il tasso di esami e visite prenotati più volte alle quali poi i pazienti non si presentano. Con la virtualizzazione di alcune prestazioni possiamo evitare ai pazienti di andare in ospedale o in Pronto soccorso».
Un fatto che però ancora si verifica in una provincia dove ci sono meno posti letto d’ospedale rispetto alla media regionale. «La medicina non è più ottocentesca, possiamo superare l’ingolfamento in ospedale anche grazie alla tecnologia, alle prestazioni da remoto – ha commentato ancora il sottosegretario – Non a caso a Como vogliamo costruire un ospedale virtuale, un centro dal quale gli specialisti possano orientare e valutare i pazienti da casa. Quanto alla carenza di posti letto, un tempo i grandi ospedali erano stati pensati per le sole cure acute, mentre sul territorio dovevano essere attrezzati letti per i malati cronici, gli anziani, le Rsa, con più funzioni per la medicina di base. Su questo secondo passaggio sono evidenti i ritardi, ma anche grazie all’innovazione possiamo porre rimedio».
L’investimento
Tornando alle infrastrutture digitali in molti reparti del Sant’Anna come del Valduce il cellulare da anni non prende, la nuova rete coprirà anche il 4G e il 5G per una più veloce trasmissione dati. Coinvolti anche l’ospedale di Merate e il Manzoni di Lecco.
«In Italia abbiamo già dato una nuova copertura a 130 ospedali – ha spiegato Diego Galli, direttore generale di Inwit – per gli ospedali è fondamentale oggi avere un’ottima connettività, sicura e veloce, per i sanitari e le strutture dei reparti, ma anche per i pazienti».
Si tratta di un investimento tra i 300mila e i 400mila euro per ciascun ospedale. Nel dettaglio per i 750mila metri quadrati del Sant’Anna servono 401 mini antenne anche in 5G che saranno in funzione entro fine dicembre. Per l’Erba Rinaldi 80 piccoli ripetitori su 12mila metri totali. Infine il Valduce che ha aderito al progetto il contratto è alla fase delle firme. Il direttore generale dell’Asst Lariana Luca Stucchi ha parlato di «spiraglio di luce in tempi difficili» mentre per il Valduce la procuratrice Mariella Enoc ha ringraziato per il progetto «utile anche a Villa Beretta che deve essere connessa al mondo intero».
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