Cronaca / Como città
Sabato 17 Agosto 2024
«Overtourism, sindaco senza idee. Ragiona da agente immobiliare»
La polemica I consiglieri comunali del Pd contro Rapinese: «Nessuna idea concreta per far fronte al problema. Il sindaco si limita a dare la colpa alla dura legge del mercato, un ragionamento da agente immobiliare»
«La Giunta comunale, dimostrando ancora una volta la propria chiusura al confronto, si è rifiutata di rispondere alle domande di chiarimento da noi formulate in Consiglio comunale sul Documento Unico di Programmazione (Dup), il più importante dell’Amministrazione, in quanto contiene gli obiettivi che si intendono perseguire e i progetti da realizzare. Conseguentemente, abbiamo tradotto le domande di chiarimento in 61 interrogazioni depositate in Comune. Una di queste, riguarda il fenomeno dell’overtourism, che interessa sempre di più la nostra città e che è più che mai di attualità», dichiarano i consiglieri del PD Patrizia Lissi, Stefano Legnani, Eleonora Galli e Stefano Fanetti.
«Nel Dup - proseguono i consiglieri - viene definito come un fenomeno con impatto negativo sulla qualità della vita dei residenti e sull’esperienza del visitatore, pur riconoscendo, giustamente, l’opportunità economica che l’essere diventata una meta turistica rappresenta per la città - proseguono -. Eppure, a leggerlo bene, non emerge nessuna idea concreta per far fronte al problema. D’altronde il sindaco, in una recente intervista, parlando della crescita dei costi degli appartamenti in centro a Como, si è limitato a dare la colpa alla dura legge del mercato, quasi a dire che una soluzione non c’è. Un ragionamento da agente immobiliare, più che da sindaco. Che Rapinese stia razionalizzando il proprio fallimento come Amministratore e si stia preparando a tornare alla vecchia vita?»
E ancora: «Purtroppo, a oggi, non è chiaro come il primo cittadino e il suo gruppo intendano governare il fenomeno dell’overtourism e quali iniziative pensino di assumere, né tantomeno se ritengano necessario un costruttivo confronto con gli stakeholders o con altre città interessate dal fenomeno: aspetto, quest’ultimo, che consentirebbe di creare un fronte comune, con un forte impatto politico sul Parlamento, chiamato a pensare a una normativa nazionale che non lasci soli i Comuni. Una grave mancanza da parte di un’Amministrazione che testimonia, ancora una volta, l’incapacità di vedere il territorio con una visione ampia e lungimirante».
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