Palaghiaccio e piscine nell’area di Muggiò: secondo la Lega il progetto di Como è «il migliore»

Derby con Varese L’assessore regionale Fermi: «Oggettivamente bello, auspico venga scelto». FdI: «Va fatto, noi pronti a collaborare». I dubbi di Pd, Braga e Orsenigo: «Più condivisione»

Prime reazioni al progetto per l’area di Muggiò che include il Centro federale degli sport su ghiaccio (per il quale è in corso il derby con Varese per ottenere 25 milioni di euro di fondi Pnrr che metterà a disposizione la Regione).

Dopo la lettera del sindaco

«Dal mio punto di vista - commenta l’assessore regionale a Università e Ricerca Alessandro Fermi (Lega) questo progetto è oggettivamente non solo molto bello, ma credo il migliore che si possa offrire sotto molti punti di vista. Il primo, di natura procedurale, è che ha già la conformità rispetto allo strumento urbanistico vigente e questo velocizza i tempi. La struttura è il meglio che si possa offrire rispetto all’attrattività e, terza cosa, ha una logistica particolarmente favorevole essendo raggiungibile comodamente con mezzi pubblici sia dall’Italia che dalla Svizzera». Fermi chiude dicendo: «Penso che le valutazioni che verranno fatte dal presidente della Federazione (ieri in consiglio federale non si è parlato della questione, ndr avranno questi aspetti come principali criteri sui quali credo che il progetto di Como sia oggettivamente il migliore».

Per Fratelli d’Italia è intervenuto il coordinatore provinciale Stefano Molinari: «Auspico che questo progetto si possa concretizzare in tempi rapidi. Sono certo che i nostri rappresentanti in Regione saranno pronti a confrontarsi con il sindaco per trovare i fondi». Molinari chiama poi in causa «le responsabilità oggettive degli ultimi due sindaci per la situazione attuale dell’impiantistica sportiva» imputando a Lucini la chiusura del palazzetto e a Landriscina quella della piscina. A Rapinese contesta il «nulla di fatto a oltre un anno dal suo insediamento sul fronte sport». La consigliera regionale meloniana Anna Dotti aggiunge: «Dobbiamo batterci affinché il progetto ricada su Como per offrire un’infrastruttura di qualità considerato lo stato degradato di alcuni impianti. Sicuramente il sindaco vorrà illustrarci personalmente il progetto, poiché per avere una strategia che porti il risultato non basta leggere le carte, ma ritengo utile un incontro. Sono disponibile». Il collega di Forza Italia Sergio Gaddi precisa: «L’area individuata è la più idonea e il progetto, almeno sulla carta, è migliore di quello di Varese. Immagino che il Comune si sia mosso correttamente dal punto di vista tecnico, ma non vorrei che l’appello del sindaco arrivasse fuori tempo massimo. Sarebbe grave se lo scontro con Varese, che ha spostato la questione dal merito del progetto alla polemica politica dovesse ritorcersi contro Como».

La posizione dem

In casa Pd la deputata Chiara Braga dice: «Per quanto possibile, visti i ritardi sul Pnrr che, in questo caso è regionale, mi rendo disponibile a sostenere il territorio. Credo però che andasse coinvolto il consiglio comunale e un dibattito più aperto avrebbe dato maggiore forza al progetto». E il consigliere regionale dem Angelo Orsenigo: «Il progetto dell’amministrazione Rapinese non è certo un lavoro da poco, visti i 25 milioni. Sebbene tardivo e dovuto il gesto di condivisione da parte del primo cittadino è un passo avanti. Ma è fondamentale coinvolgere i cittadini e le minoranze in consiglio. Il gruppo del Pd si è detto disponibile a collaborare, se solo fosse stato interpellato».

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