Cronaca / Como città
Venerdì 27 Dicembre 2024
Palazzo Natta casa della cultura. Progetto da mezzo milione
Via libera La giunta approva la rinascita dell’edificio lasciato dal Politecnico. Il sindaco: «Qui le aule studio per i ragazzi, ma anche esposizioni ed eventi»
Mezzo milione di euro per trasformare Palazzo Natta nella “casa della cultura” attraverso un intervento di manutenzione straordinaria dell’immobile con l’obiettivo di restituirlo definitivamente alla città con iniziative ed eventi. Lo ha deliberato la giunta cittadina nell’ultima seduta prima di Natale approvando un progetto di intervento a vent’anni di distanza dal restauro complessivo dello stabile e dopo sei anni di mancato utilizzo dovuto all’addio del Politecnico. Nei mesi scorsi è stata redatta una relazione di oltre sessanta pagine che analizza (con tanto di corredo fotografico) lo stato del palazzo comunale sia dal punto di vista esterno sia per quanto riguarda alcune infiltrazioni d’acqua che hanno “macchiato” alcuni intonaci decorati.
Gli interventi
Prevista la sistemazione della copertura, interventi ai solai lignei del primo piano, ma anche i serramenti e l’impiantistica (dall’antincendio all’illuminazione di sicurezza fino alle linee gas). Manutenzione anche per quanto riguarda alcune decorazioni delle facciate esterne (in primo luogo quella su via Natta con le finestre sovrastate da piccoli busti da restaurare) e nella corte nobile. Le stime dei lavori parlano di sei mesi (dopo gli affidamenti) a cui ne seguiranno altri due per i collaudi.
«Palazzo Natta – spiega il sindaco Alessandro Rapinese – sarà il cuore pulsante della cultura che abbiamo in mente che parte dalle aule studio per i ragazzi, arriva fino all’esposizione di opere e agli eventi. È stato super impegnativo arrivare fino a questo punto. Abbiamo fatto trenta e ci manca solo un ultimo passo, ovvero le opere. Personalmente ritengo quel compendio il nostro gioiello più prezioso». In alcune occasioni, da Halloween alle iniziative in corso per Natale, l’edificio è stato trasformato nelle corti interne con allestimenti particolari e al termine degli spettacoli (in programma i sabati e le domeniche fino al prossimo 6 gennaio) è possibile camminare in un bosco incantato e, per i più grandi, vedere le potenzialità della struttura. Nella relazione tecnica approvata dalla giunta viene chiarito anche l’utilizzo futuro del palazzo.
Gli uffici comunali
«Verranno collocati qui – si legge - parte degli uffici comunali dell’assessorato alla Cultura e forse di altre associazioni, fondazioni o Enti operanti sul territorio sempre nell’ambito della cultura. Gli spazi del palazzo che si prestano ad un uso pubblico verranno destinati a piccole mostre e ad iniziative che coinvolgano la città e i suoi abitanti cercando di rendere vivo e fruito il palazzo per renderlo parte viva del tessuto urbano».
Viene inoltre posta l’attenzione su due sale, la Sala di Diana con accanto la più piccola Sala di Sansone (entrambe al piano terra) e, al primo piano la Sala di Mosè o Salone d’onore. Nel progetto viene previsto spazio per convegni, lezioni o corsi: fino a 50 persone a piano terra e fino a 99 al primo piano. Per entrambe sono necessari interventi di sistemazione degli affreschi, ma anche di sigillatura di alcuni punti dei soffitti a cassettoni in legno.
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