Cronaca / Como città
Martedì 11 Agosto 2020
Paratie, fine dell’incubo lontana
La data ufficiale: 27 aprile 2023
Spunta sulla recinzione del cantiere un cartello con l’indicazione dei tempi. Il contratto prevede in totale 1030 giorni. Almeno 21 mesi per ultimare le opere principali
Oltre alla data di inizio (quella del primo luglio scorso) adesso c’è anche una data di fine dell’incubo del cantiere delle paratie. È scritta, nero su bianco, sul grande cartello posizionato sul cantiere del lungolago: 27 aprile 2023. Totale: 1.030 giorni di lavori.
Un traguardo che, al momento, è ancora lontano visto che se ne riparla comunque fra tre anni, mese più mese meno. Dalla Regione, che ha tolto già da anni la questione al Comune, hanno chiarito a più riprese che l’impatto sarà minimo e che gran parte della passeggiata rimarrà aperta ai pedoni. Sta di fatto che per avere un lungolago libero da gru, grate, materiale di cantiere e operai bisognerà aspettare la primavera del 2023.
Per vedere la passeggiata sistemata saranno sufficienti tuttavia 21 mesi, almeno questo è quello che era stato dichiarato in fase di presentazine, e questo significa che per la primavera del 2022 una grossa parte delle opere saranno completate.
Serviranno poi altri nove mesi per l’adeguamento antisismico della vasca B (quella che si trova sotto la ex passeggiata Amici di Como).
Ad aggiudicarsi i lavori, per altri 13 milioni di euro, l’associazione temporanea di imprese composta da Rossi Renzo Costruzioni (veneziana), la Cgx (specializzata in cantieri e interventi portuali, Ranzato (impianti tecnologici) e la comasca Engeco. L’area del lungolago è stata consegnata da Aria (la società regionale che si è occupata della gara e che sovrintende ai lavori) lo scorso primo luglio e, in questo primo mese, sono state sistemate le aree di cantiere ed è stata portata via lago da Tavernola la grande chiatta che verrà utilizzata per il trasporto del materiale (nei prossimi giorni toccherà alla ghiaia che servirà come riempimento delle fondamenta della vasca davanti al Terminus). Da Milano dovrebbe arrivare l’autorizzazione per il taglio di alcuni alberi, operazione che verrà eseguita nelle prossime settimane mentre da settembre il cantiere entrerà nel vivo con l’avvio degli interventi più pesanti. I tecnici hanno chiarito che la prima attività di cambiamento sarà di fronte all’hotel Palace dove inizieranno le opere di fondazione e poi quelle per la vasca A. Attività che andranno avanti fino a novembre e, poi gli operai proseguiranno con l’ultimazione di quel tratto di passeggiata. In fase conclusiva i test sui palazzi affacciati sul cantiere con foto e video (è stato utilizzato anche un drone) che documentano lo stato di fatto, in modo da evitare futuri contenziosi. L’indicazione è quella di procedere per fasi in modo da limitare i disagi per i comaschi. L’80%dei materiali verrà trasportato via lago e i percorsi pedonali rimarranno aperti in modo tale da garantire sempre l’utilizzo di gran parte della fascia a lago.
Lo stesso assessore regionale Massimo Sertori aveva garantito che «il trasporto dei materiali avverrà dall’area di cantiere del molo di Tavernola, oltre alle aree di deposito che si trovano, per questione di minimo impatto con la fruizione della città, fuori dalla stessa».
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