Cronaca / Como città
Giovedì 09 Febbraio 2023
Paratie, da Sant’Agostino a piazza Cavour in caso di esondazione pronte in un’ora: la spiegazione dell’ingegner Caloisi
Lungolago Ieri simulazione con i tecnici e il governatore. Un minuto circa per mettere le barriere di ogni cassetto e in caso di allarme si partirà da piazza Cavour
Un’ora circa tra piazza Cavour e Sant’Agostino per issare la maxi barriera antiesondazione e un tempo variabile tra uno e due minuti per montare i tre pannelli orizzontali presenti in ciascuno dei cassetti “contenitori” collocati nella pavimentazione.
È questo l’esito della prova effettuata ieri mattina sul lungolago dai tecnici delle imprese che si sono aggiudicate l’appalto per il completamento della grande opera a cui erano presenti il presidente della Regione Attilio Fontana, il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, gli assessori regionali Massimo Sertori (Enti locali) e Claudia Terzi (Infrastrutture), il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi e il sottosegretario Fabrizio Turba. Alla prova ha partecipato anche il sindaco Alessandro Rapinese («in questi mesi - ha detto - c’è stata con la Regione un’interlocuzione proficua, rapida e risolutiva»).
Come funzionano
Le paratie antiesondazione, come previsto dal progetto, vengono installate manualmente. I tre pannelli metallici di protezione vengono estratti dal vano contenitore e saldati tra di loro in maniera da creare una barriera a difesa della città con altezza variabile in base al livello del lago previsto. Verranno installate lungo tutto il perimetro del lungolago e, in caso di allarme, vengono chiusi anche i due portoni stagni posizionati davanti alla darsena.
«Sarà un lungolago all’altezza di una città come Como - ha detto Fontana - e voglio ringraziare l’azienda che sta lavorando molto bene. Oltre all’utilità delle paratie bisogna ricordare la bellezza di questo lungolago, che riqualifica ulteriormente una città già bella come Como». Sui tempi per la conclusione del cantiere il governatore ha ribadito l’ultimo cronoprogramma. «Ho parlato con i realizzatori - le sue parole - e mi hanno confermato che l’apertura del primo tratto (da Sant’Agostino fino a piazza Cavour) avverrà per la fine di marzo di quest’anno mentre la conclusione totale è prevista per marzo dell’anno prossimo, ma come potete vedere stiamo lavorando alacremente».
I comaschi nelle ultime settimane hanno potuto vedere il lungolago che sta prendendo forma e adesso, dopo anni, si ha la percezione della fine dei lavori e di come sarà la parte più bella della città. «In questo primo tratto - ha spiegato l’ingegner Alessandro Caloisi, responsabile del procedimento - la pavimentazione è stabilizzata e proseguiremo. Bisognerà poi valutare con il Comune (che ha in carico la parte degli arredi intesi come fioriere, panchine, ma anche la pista ciclabile, ndr) la consegna di questa parte. L’obiettivo è fine marzo».
Per ora niente parapetti
L’ingegnere spiega anche che «per montare ciascuna sezione (composta dai tre pannelli, ndr) ci vogliono tra uno e due minuti a seconda del numero di uomini impiegati. Se ne consideriamo quattro, la sezione da piazza Cavour a Sant’Agostino è pronta in un’ora. Si dovrà intervenire in caso di allerta e c’è quindi un margine di tempo prima dell’evento. La parte da difendere maggiormente è piazza Cavour, da dove partirà il montaggio, per poi passare alle zone laterali».
Il nuovo lungolago al momento è senza parapetti. Quelli storici non sono sufficienti e c’è una questione da approfondire legata al rispetto delle normative. Ecco perché la passeggiata potrebbe aprire senza. «Il parapetto non faceva parte di questo appalto - conclude il tecnico - ma la Regione ha espresso la volontà di posizionarli e, su questo, sono in corso interlocuzioni con la Soprintendenza. Per l’apertura non esiste, dal punto di vista normativo, alcun obbligo di avere il parapetto. Saranno valutazioni da fare con il Comune».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
julien sorel
2 anni, 1 mese
Ci manca solo ridolini e stanlio e olio....
Max Poi
2 anni, 1 mese
Vent'anni di lavori milioni spesi per avere ancora gli uomini che le alzano a mano. PS sono nuove, tra qualche anno con ruggine e sporcizia vorrei vedere quante ne alzano in un'ora
Bertoal Bianchi
2 anni, 1 mese
Be’, noi… Lavoriamo nella meccanica di precisione, tecnologie avanzate al servizio di progettazioni particolari e specifiche. Non so… Hardware…e quelle cose… Cioè, creiamo dei supporti che poi serviranno per progettare grosse situazioni, non so, Proprio… Strumenti di precisione per una svolta magari futura anche della meccanica… Eh, non so se mi spiego
Fabio Antonelli
2 anni, 1 mese
Alta tecnologia... Speriamo non debbano mai essere usate.
Francesco Como
2 anni, 1 mese
Pronte in 1 ora ahahahhaahahha mi viene da ridere
Robert Spungiròò Quello Vero
2 anni, 1 mese
Spero non si verifichi mai l'occasione di doverle utilizzare: ho la mia teoria su queste "paratie" ma è troppo volgare e non posso scriverla.
Giratore Di sugo con la cucciara
2 anni, 1 mese
ma que palanconi rimasti alti vicino alla biglietteria...come mai?
Immanuel Kant
2 anni, 1 mese
Questa orrenda opera fa il paio con la costruzione del “nuovo “Barchetta e del Banco Lariano. Per guardare un poco più indietro la vendita della fontana di piazza Cavour e l'abbattimento della cortesella con le sue chiese e la como medievale. Botta sindaco le deliberò Bruni sindaco le murò ed ora Fontana ci dice che sono una bellezza. Domenica riavremo questi al governo della regione pronti per un altro vulnus alla città di Como.
Milo Molteni
2 anni, 1 mese
Bella prova, come mettere le catene da neve all'auto in garage ad agosto