Paratie, siamo alle solite
Altri due milioni e tempi più lunghi

Visto il problema con i pali, servono nuovi fondi - E per la conclusione dell’intervento ora la Regione parla di «fine 2022»

Servono altri soldi, non pochi. E altro tempo.

Sono due le novità relative al cantiere delle paratie, novità che verranno ufficializzate lunedì mattina, quando la giunta regionale approverà un ulteriore stanziamento per le opere antiesondazione. Poi, nel pomeriggio, l’assessore Massimo Sertori fornirà tutti i dettagli, nell’ambito di un sopralluogo già programmato a Como.

Ma ieri è stato lo stesso assessore regionale ad anticipare a La Provincia che - complici gli ostacoli trovati in primavera sul fondale, ostacoli che avevano costretto i tecnici a studiare una soluzione diversa per infiggere i pali nel lago - non solo slitterà «alla fine del 2022» la consegna del nuovo lungolago, ma è previsto anche un aumento significativo dei costi.

Sertori non rivela per ora la cifra che verrà stanziata dalla Regione, ma fonti più che accreditate parlano di 2 milioni e 300mila euro

Il progetto presentato dalla Regione tre anni fa prevedeva costi pari a 15 milioni. E dunque i costi aggiuntivi potrebbero comportare la necessità di una vera e propria variante in corso d’opera.

Come noto in primavera la direzione lavori aveva riscontrato problemi con il posizionamento delle palancole nella zona di piazza Cavour in ragione della durezza del fondale. Dunque si è deciso di cambiare la tecnologia impiegata negli scavi, una tecnologia che richiede maggiori spese. Ci sono poi oneri non prevedibili da aggiungere, per esempio per il difficile periodo Covid che ha in generale reso più complicati tutti i cantieri, ma serve anche approvare un finanziamento aggiuntivo per i parapetti.

Arredi ancora da definire

Capitolo tempi: la consegna delle opere era inizialmente prevista per aprile 2022, ma Sertori ora spiega che si concluderanno «sicuramente entro fine 2022, quindi con un prolungamento comunque contenuto e per le ragioni fisiologiche già spiegate».

Sugli arredi della nuova passeggiata, tema finito al centro dell’attenzione in queste settimane poiché il Comune non ha ancora un progetto pronto, la Regione per ora si limita a far sapere che continua la collaborazione con Palazzo Cernezzi.

Tecnici e assessori in settimana hanno presentato alla commissione consiliare alcune idee.

Il dialogo tra i due enti, assicura l’assessore Sertori, è aperto, per predisporre insieme i lavori conclusivi finali ed evitare doppioni o sforzi inutili. Sono in corso confronti ad esempio sulla pavimentazione della passeggiata, sia per la tipologia di lastroni da utilizzare che per la loro colorazione.

Il destino dei tigli

Infine circa i tigli da “sacrificare” il Comune ha promesso di aumentare la dotazione di verde da piantumare in attesa di decidere esattamente quali piante andranno tagliate (verrà nominato un tecnico esterno come consulente). Comunque, spiega Sertori, i tigli verranno tagliati come da cronoprogramma tra circa un anno, non a breve. Perché quelli sono «lavori puntuali di adeguamento sismico successivi alle paratie - chiude l’assessore - e resta immutata la nostra disponibilità a conservare quanti più alberi possibile».

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