Passaggi a livello, rischi per le ambulanze
Il Comune: vi assumete la responsabilità

Como: in un documento a Ferrovienord, i pesanti rilievi avanzati dai tecnici comunali. Diffidata l’attivazione dei nuovi tempi e chiesto uno studio sulle ricadute viabilistiche

La guerra sui nuovi tempi di attesa ai passaggi a livello di viale Lecco corre lungo l’asse Como-Milano e, più precisamente tra Palazzo Cernezzi e piazzale Cadorna.

«Nel caso in cui quanto richiesto non venga ottemperato, questa amministrazione si attiverà con tutti gli strumenti a sua disposizione per cercare di limitare le ricadute di tali scelte sulla cittadinanza e sulla circolazione degli utenti della strada, imputando a Ferrovienord qualsiasi responsabilità in merito a situazioni di pericolo o ricadute sulle persone che siano direttamente o indirettamente imputabili all’aumento dei tempi di chiusura dei passaggi a livello».

Gli scenari

Si conclude così, infatti, la lettera inviata dai tecnici comunali del settore Mobilità a Ferrovienord sui tempi di chiusura dei passaggi a livello. Tempi che, nonostante le rassicurazioni messe nero su bianco dalla società nei mesi scorsi, secondo le ultime comunicazioni arrivate sempre da Milano andranno a raddoppiare con l’entrata in funzione del nuovo sistema di sicurezza. E, paradossalmente, proprio un intervento che dovrebbe garantire la sicurezza dei passaggi a livello rischia, secondo i funzionari del Comune (ma anche il sindaco Mario Landriscina e il neo assessore ai Lavori pubblici Pierangelo Gervasoni si erano espressi con contenuti simili sebbene con modalità diverse), di creare grossi problemi di…sicurezza. Parole pesanti quelle scritte dal Comune che, di fatto, riterrà responsabili i vertici di Ferrovienord qualora lo stop prolungato davanti alle sbarre abbassate dovesse mettere a repentaglio la vita di qualcuno che attende i soccorsi o che è diretto all’ospedale Valduce. Un’eventualità non impossibile visto che nei casi peggiori e negli orari di punta le sbarre saranno chiuse fino a 20 minuti totali ogni ora.

Le richieste

L’amministrazione chiede quindi due cose ben precise alla società. La prima è «di mettere in atto tutte le azioni necessarie affinché i tempi di chiusura dei passaggi a livello presenti lungo la linea Milano - Saronno- Como, nel tratto fra le stazioni di Como Borghi e Como Lago, non subiscano le sensibili variazioni spaventate, così come a suo tempo garantito dal direttore della Direzione sviluppo infrastruttura di Ferrovienord».

In pratica li diffida dal mettere in funzione il dispositivo concordato con l’Agenzia nazione per la sicurezza delle ferrovie che serve ad evitare incidenti ferroviari che, va detto, sul tratto cittadino non si sono finora mai verificati.

E la seconda è che «prima di mettere in funzione il nuovo sistema (previsto per settembre, ma non ci sono date al momento e sembra tutto Fermo per la convocazione di un tavolo tecnico con il ministero, ndr), realizzi uno studio specifico che compari i riflessi sulla sicurezza, sia nella circolazione ferroviaria, sia degli utenti che interagiscono con il passaggio a livello, dell’attuale e del nuovo sistema, nonché delle ricadute che l’aumento dei tempi di chiusura dei passaggi a livello prospettati comporterebbero, direttamente o indirettamente, sia sulla circolazione ferroviaria, sia su quella degli utenti della strada, oltre che delle ripercussioni sulla qualità ambientale del comparto cittadino interessato».

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