Cronaca / Como città
Sabato 01 Febbraio 2025
Passaggi in aumento sulla tangenziale: quasi 15mila al giorno
Pedemontana Numeri in crescita nel 2024: +4,7% . In dieci anni i transiti sono più che raddoppiati ma il secondo lotto ormai è del tutto accantonato
La tangenziale di Como, seppure a metà e lunga appena 2,4 chilometri, registra una crescita nel numero di transiti.
Secondo i dati di Autostrada Pedemontana Lombarda nel corso del 2024 sono passati 14.670 veicoli al giorno, oltre seicento in più rispetto al 2023, quando il dato medio era pari a 14.014 (c’erano stati picchi, ad esempio a ottobre, di oltre 15mila transiti, ma il bilancio va poi fatto tenendo conto di tutto l’anno).
L’incremento
Dalla società spiegano che il valore del 2024 «è il più alto dall’apertura a pedaggio della tangenziale», che il prossimo mese di maggio compirà dieci anni. E segnalano «un incremento del 4,68%, di gran lunga maggiore al +1,62% riscontrato sul totale delle autostrade gestite da Autostrada Pedemontana Lombarda».
Andando indietro nel tempo e tenendo conto delle limitazioni alla circolazione dovute al Covid e ai lockdown, nel 2021 erano stati registrati circa 11.500 veicoli giornalieri a fronte del crollo a 9mila nel 2020 mentre, nel 2019, i passaggi erano stati 12.326. Proprio il 2019 aveva registrato un incremento annuo pari all’11% rispetto al 2008 (11.107 veicoli). Circa 10mila quelli nel 2017 mentre nel 2016, quindi l’anno successivo all’apertura, ci si era attestati attorno ai 7mila.
I numeri dimostrano che in dieci anni i transiti sono più che raddoppiati. Inoltre da Pedemontana spiegano che attualmente «secondo le stime sono circa 2.000 i camion che ogni giorno la tangenziale toglie dalla viabilità locale: il 14% dei veicoli sulla A59 è infatti di tipo pesante, mentre il restante 86% è composto da veicoli leggeri, auto e moto, percentuali in linea con l’anno precedente». E commentano dicendo: «La tangenziale di Como si rivela, quindi, un’arteria stradale sempre più apprezzata e utilizzata con dati di traffico in costante crescita, che contribuisce a ridurre i tempi di percorrenza e a migliorare la qualità di vita degli utenti, oltre ad alleggerire le infrastrutture locali».
Il completamento
Il nodo cruciale, però, che sembra ormai fuori dai radar, è il secondo lotto dell’infrastruttura, che in base agli accordi iniziali avrebbe dovuto essere prioritario, con il primo, sull’intera opera (così come la tangenziale di Varese) ma che, in realtà, è stato prima accantonato e recentemente la Regione l’ha stralciato definitivamente da Pedemontana.
Questo vuol dire che il completamento dell’opera (la progettazione era arrivata in fase avanzata, al livello esecutivo) non sarà più parte dell’autostrada che collega le province di Varese, Como, Milano, Monza Brianza e Bergamo. Sul sito della società, infatti, i secondi lotti di Como e Varese sono spariti. Entrambi sono infatti stati inseriti in un nuovo piano delle infrastrutture di Anas, quindi totalmente pubbliche (ma la progettazione è alle fasi iniziali e, quindi, non ci sono certezze dei costi finali e dell’effettiva realizzazione). Il punto di domanda è quanto mai grande. Verrà invece inglobata nella Pedemontana una parte della Milano-Meda, che diventerà a pedaggio, e la vicenda è ora oggetto di un braccio di ferro politico tra Comuni e Regione.
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