Pazienti con disabilità. All’ospedale Sant’Anna ecco i percorsi dedicati

Salute per tutti Presentato il nuovo “progetto Dama”. Così Asst Lariana facilità l’accesso alle cure per i pazienti. Il ministro Locatelli «un bellissimo salto di civiltà»

Dei percorsi dedicati ai pazienti con disabilità, l’Asst Lariana lancia il “progetto Dama”. Il servizio “disabled advanced medical assistance” è pensato per facilitare l’accesso alle cure alle persone con difficoltà accertate, con un accompagnamento e un supporto all’interno dell’ospedale e dei luoghi fisici dedicati, ma anche attraverso una maggiore vicinanza e sensibilità da garantire a chi ha più bisogno d’aiuto.

Ieri mattina nell’auditorium del Sant’Anna gremito i vertici dell’Asst Lariana hanno presentato la novità alla presenza delle autorità e dei principali attori della sanità locale. «È un progetto che risponde ad un’esigenza, che ci fa capire che visto da vicino nessuno è normale - ha detto Luca Stucchi, il direttore generale dell’Asst Lariana – A Como un gruppo di esperti già era al lavoro sul tema e noi in questo primo anno abbiamo voluto davvero concretizzare il servizio».

Lo specialista della chirurgia Maxillo facciale dell’ospedale Andrea Di Francesco è il coordinatore di Dama, nel suo lavoro è stato affiancato da Filippo Ghelma, medico che in Lombardia ha iniziato ad attivare servizi simili. «Il Sant’Anna ha costituito un gruppo di lavoro, un’unità semplice con medici, infermieri e amministrativi – ha spiegato – in collaborazione con tutte le varie specialità. Abbiamo un ambulatorio operativo, con sala d’attesa e ingresso facilitato accanto al Pronto soccorso. Mentre al secondo piano c’è un’altra sala visita, delle offerte in funzione dalle 7.30 alle 15.30 dal lunedì al venerdì».

Bisogna seguire la linea blu in Pronto soccorso e quella gialla al secondo piano. I centri di prenotazione e i canali informativi aiutano anche le persone che hanno dei deficit nella comunicazione. Secondo Di Francesco è questo un modo «di riconoscere a tutti il diritto di stare bene per essere felici».

Un concetto ripreso dal palco dal Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli. «La vita non è appesa a un filo, bisogna cercare di stare vicino, tenere la mano a chi ha bisogno – ha detto il ministro – con una presa in carico più umanizzata. Qui non curiamo soltanto la malattia, guardiamo alla persona, alla famiglia, ad altri aspetti che possono sfuggire. Il buon cuore dei sanitari del Sant’Anna già pensava a questi aspetti, ma un protocollo è un salto di civiltà». Il ministro Locatelli ha annunciato un tavolo di lavoro governativo e un evento dedicato al mondo delle disabilità a fine marzo a Villa Erba.

«In dieci mesi di lavoro abbiamo realizzato una presa in carico dedicata - ha aggiunto Maurizio Morlotti, direttore socio sanitario dell’Asst Lariana – e spazi molto belli. Merito dell’impegno di tanti colleghi». Sono già stati presi in carico 44 pazienti attraverso Dama, per 88 richieste totali ricevute da fine anno, circa dieci alla settimana. La volontà è stringere un rapporto con le tante associazioni attive del terzo settore, ieri mattina non a caso l’auditorium era pieno, al completo.

Sono intervenuti tra gli altri anche Salvatore Gioia, direttore generale dell’Ats Insubria e Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici di Como, entrambi si sono complimentanti per il nuovo progetto e hanno offerto il loro sostegno e la loro collaborazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA