«Petardi contro i senzatetto»: aggressione di notte al Crocifisso

Viale Varese I botti lanciati deliberatamente da due figure incappucciate. La testimonianza di due ragazze di passaggio: «Abbiamo chiamato il 112»

La frazione di un secondo, un botto e un lampo di luce alla sua destra, appena il tempo di realizzare che quei due ragazzi visti con la coda dell’occhio stavano lanciando i petardi contro le persone che dormono, al freddo, in pieno inverno, di fronte alla chiesa del Santissimo Crocifisso, in viale Varese.

Il racconto

Così Martina Tosato ed Elisa Casartelli raccontano l’episodio di cui sono state testimoni, rientrando a casa dopo una tranquilla cena con le amiche. «Erano da poco passate le 23 del 19 dicembre - racconta Tosato - e avevamo appena lasciato sotto casa una nostra amica, all’inizio di viale Varese. Eravamo ferme al semaforo quando ho sentito distintamente un botto, proprio vicino ai portici della chiesa e ho detto alla mia amica “Ma stanno lanciando dei petardi contro i senza tetto!”». L’intuizione, derivata inizialmente solo dal rumore sentito, viene confermata quando le due vedono un altro petardo, e poi un altro e un altro ancora lanciati con precisione contro le persone che avevano trovato rifugio lì.

La chiesa è un punto di raccolta per chi non ha un tetto sotto cui vivere e dormire da ormai diversi anni. La posizione defilata rispetto al centro città, l’assenza di un’illuminazione eccessiva e il riparo dal freddo, per quanto minimo, offerto dai portici ne hanno fatto un luogo tra i prediletti per sfuggire alla morsa dell’inverno.

Volto coperto

«Nell’immediato non avevo capito cosa fosse successo, ma poi è stato evidente. Erano due ragazzi a lanciare i petardi» continua il racconto Casartelli, che si trovava seduta al posto del passeggero. Le due testimoni spiegano di aver visto due persone, presumibilmente giovani, una con una felpa chiara e il cappuccio alzato, l’altra con il volto coperto. «Abbiamo accostato per chiamare il 112 e chiedere l’intervento delle forze dell’ordine e, prima di allontanarci, abbiamo constatato che un’auto dei carabinieri stava arrivando con i lampeggianti accesi. Temiamo però che i due siano potuti scappare abbastanza rapidamente». Uno dei petardi lanciati, stando al racconto delle testimoni, potrebbe aver colpito una delle persone senza fissa dimora.

«Ho visto un uomo ripararsi dietro una coperta spessa - ricorda Tosato - Si era alzato di colpo, forse già un petardo gli era arrivato addosso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA