Picchia la moglie davanti ai figli. Finisce in carcere

In città Aggressione in casa dopo una lite in famiglia. Arrivano i carabinieri e arrestano il marito

I carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Como e della stazione di Rebbio hanno arrestato un uomo con l’accusa di maltrattamenti aggravati ai danni della moglie. L’intervento dei militari risale alla serata di venerdì, in città, non lontano dal centro. A finire in manette un uomo di 43 anni originario della Libia. Vittima una donna comasca che - e non sarebbe la prima volta - è stata aggredita e malmenata violentemente dal marito.

I problemi erano iniziati già nel corso del pomeriggio, quando tra i due era scoppiato un diverbio per motivi banali. E sono peggiorati dopo che il marito, completamente ubriaco, ha iniziato ad aggredire la donna. Secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri, l’uomo al culmine della lite prima ha lanciato una sedia contro la donna e, successivamente, l’ha colpita con un pugno alla testa.

I vicini, preoccupati e spaventati per le urla provenienti dall’abitazione, hanno quindi chiamato il 112. E solo l’intervento dei carabinieri ha messo fine all’aggressione. Peraltro le violenze sono avvenute davanti ai figli minorenni della coppia, trovati in lacrime e spaventatissimi quando i carabinieri sono arrivati nell’appartamento teatro della lite. L’uomo è stato portato in caserma, mentre gli inquirenti hanno iniziato a ricostruire se vi fossero precedenti episodi di violenza. E in effetti si è scoperto che la donna aveva già presentato una denuncia per maltrattamenti in famiglia, lo scorso anno, ma senza che questa abbia sortito alcun tipo di provvedimento a carico del marito.

Alla luce del racconto di quanto accaduto venerdì pomeriggio e poi della querela già presentata in passato, i carabinieri - sentito il pubblico ministero di turno in Procura, Antonio Nalesso - hanno deciso di procedere all’arresto in flagranza di reato per il cittadino libico (di cui omettiamo il nome per tutelare l’identità della vittima dei maltrattamenti).

L’uomo è stato così portato in carcere al Bassone dove, nella mattinata di domani, sarà interrogato dal giudice delle indagini preliminari nell’ambito dell’udienza di convalida dell’arresto. La donna, che ha rifiutato di farsi medicare in pronto soccorso, ha anche rifiutato il sostegno dei centri antiviolenza, a cui il caso è stato comunque segnalato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA