Piscina, liti in Comune e burocrazia
Il sindaco alza la voce. Dopo 7 mesi

Visioni diverse tra gli assessori allo Sport e Lavori pubblici e imprevisti Landriscina in giunta ha dato un ultimatum per la firma

«Fate come volete, ma lunedì la vicenda va chiusa con la firma della convenzione». È più o meno questa la frase che il sindaco Mario Landriscina ha pronunciato in giunta, davanti all’intero esecutivo ma rivolgendosi soprattutto ai due assessori coinvolti nella partita della piscina di Muggiò che si gioca da più di sette mesi senza essere arrivata ad alcun risultato: Marco Galli con delega allo Sport e Vincenzo Bella che si occupa, invece, dei Lavori pubblici. Ad avere allungato i tempi di riapertura si sono messe infatti liti interne tra i due settori (con opinioni differenti su come procedere) oltre alla burocrazia che ha richiesto numerosi passaggi.

Le certezze sono che la convenzione tra il Comune e la Federazione nuoto è scaduta lo scorso 30 giugno. A settembre la firma sembrava a un passo, ma le condizioni strutturali dell’impianto (con numerosi interventi di manutenzione da effettuare) hanno portato la Fin a chiedere al Comune di fare interventi per garantire la sicurezza. Da sì sono iniziati sopralluoghi, carteggi, incontri che avevano portato ad avere una bozza di convenzione pronta prima di Natale. Il documento aveva anche ricevuto il via libera dal consiglio nazionale della Fin. Ma a quel punto due nuovi imprevisti: il primo riguarda una perdita d’acqua all’interno dell’impianto di Muggiò al vaglio dell’ufficio tecnico di Palazzo Cernezzi e, il secondo, consiste invece in una richiesta di modifica di alcuni passaggi della convenzione.

Lo stesso presidente regionale della Fin Danilo Vucenovich aveva spiegato che una prima convenzione era già stata approvata, ma successivamente il Comune ha avanzato delle nuove richieste che mettono in difficoltà la federazione.

A quel punto le cose che sembravano, dopo mesi, in discesa, si sono arenate nuovamente.

È storia degli ultimi giorni la doppia protesta messa in atto da Como Nuoto e Pallanuoto Como.

Lunedì sarà la giornata decisiva con il faccia a faccia tra settori comunali e referenti della Federazione e gli scenari possibili saranno soltanto due: o si arriverà all’accordo, cosa che potrebbe portare alla riapertura dell’impianto all’inizio di febbraio, oppure sarà fumata nera.

In questo secondo caso la piscina resterebbe chiusa a tempo indeterminato e pensare a una riapertura entro la fine della stagione sarebbe praticamente impossibile. Anche nella prima ipotesi, comunque, accessibili potrebbero essere soltanto l’ingresso, gli spogliatoi e la vasca. Niente tribune.

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