Cronaca / Como città
Giovedì 19 Settembre 2024
«Più complesso trovare supplenti». E così le cattedre restano scoperte
La situazione Al Volta mancano 4 docenti, due nomine in settimana: «Con il nuovo sistema i tempi si sono allungati»
La scuola è iniziata da ormai una settimana, ma il motore scolastico a Como non è ancora avviato a pieno regime. In alcune scuole, come il liceo Alessandro Volta, infatti restano ancora alcune cattedre scoperte con conseguente adeguamento dell’orario di lezione per evitare di lasciare gli studenti in balia di troppe ore buche.
«Abbiamo fatto una prima settimana con le lezioni dalle otto di mattina alle dodici - spiega il preside Angelo Valtorta - Ora invece le classi seguono l’orario 8-13, ma da settimana prossima entrerà in vigore l’orario definitivo, ovvero 8-14 con un giorno fino alle 14.50 per chi ha la sesta ora». Le cattedre ancora scoperte al Volta sono una cattedra di inglese, per la cui nomina si attende la pronuncia dell’ufficio scolastico provinciale, due cattedre rimaste scoperte per via di due congedi, sulle quali le nomine verranno fatte dall’istituto, e infine una cattedra di scienze che rientra nella categoria delle cosiddette “cattedre accantonate”, ovvero specificamente riservate al concorso Pnrr, mirato a raggiungere l’obiettivo nazionale di 70mila assunzioni.
Le nomine dei docenti infatti sono organizzate su una prima tornata effettuata dall’ufficio scolastico provinciale, cui segue un secondo giro fino ad esaurimento della graduatoria, per passare poi eventualmente alle nomine d’istituto. «Ma da quest’anno non è più possibile ricorrere al sistema delle Mad (la domanda di messa a disposizione che il docente invia alle scuole e che le scuole prendono in considerazione quando le graduatorie di istituto sono esaurite, ndr.) - continua Valtorta - Ora invece c’è un nuovo metodo, il cosiddetto interpello».
In questa nuova modalità proposta dal ministero è la scuola stessa, in caso di esaurimento delle graduatorie, a a diramare una proposta di supplenza a scuole e uffici scolastici di tutta Italia affinché vengano presentate domande per la supplenza offerta. «I tempi però si dilatano: bisogna diramare la richiesta e poi valutare le candidature, sulla base dei criteri assegnati al ruolo per cui si cerca un supplente. Dopodiché serve il tempo materiale perché il docente possa presentarsi a scuola, magari arrivando anche da regioni lontane. Così può capitare che, se si ha bisogno di una supplenza per una quindicina di giorni, questa potrebbe esaurirsi prima dell’arrivo del docente».
Per il momento però il Volta non è ancora dovuto ricorrere a questa soluzione: «Abbiamo avuto martedì il via libera per la nomina delle due sostituzione dei colleghi in congedo e spedito quindi gli avvisi scorrendo la graduatoria d’istituto».
Il problema naturalmente non riguarda solo il liceo Volta, ma anche altre scuole ancora in attesa di docenti. Una felice eccezione si registra al liceo Giovio, dove sin dal primo giorno di scuola tutte le cattedre erano già coperte: «Un bel colpo di fortuna - commenta Nicola D’Antonio, dirigente dell’istituto - ma anche il risultato di un corpo docenti stabile».
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