Sono aumentati i mezzi in transito sulla tangenziale, ma il pedaggio non cambia

Viabilità I transiti sono cresciuti rispetto allo scorso anno di 1.100 al giorno. Pedemontana: aumento dei veicoli pesanti. Escluso il taglio delle tariffe

Crescono i passaggi sulla tangenziale di Como (lunga appena 2,4 chilometri essendosi fermata al primo lotto) che sono arrivati a 15.500 veicoli al giorno, andando a superare sensibilmente i numeri pre-Covid.

La stessa società Pedemontana parla di «costante aumento» e chiarisce che a ottobre 2023, ultimo dato disponibile, si è registrata una media di 15.500 veicoli al giorno, un aumento di 1.100 unità rispetto ad ottobre 2022.

La situazione

Solo a titolo di esempio, non significativo trattandosi di anni segnati da limitazioni alla circolazione e da lockdown, nel 2021 erano 11.500 i veicoli giornalieri a fronte del crollo a 9mila del 2020. Nel 2019 i passaggi erano stati 12.326.

Nell’ultimo anno, spiegano sempre dalla società «si è rilevato un aumento del passaggio di mezzi pesanti durante i giorni lavorativi. Durante il weekend invece si rileva come sia in costante crescita l’uso della tangenziale da parte del traffico leggero, auto e moto». Numeri che valutano in modo positivo poiché «comportano anche un alleggerimento della pressione del traffico sulla viabilità locale e cittadina».

I tratti di Como e Varese sono finiti nei giorni scorsi in commissione Trasporti della Regione Lombardia con la richiesta del consigliere regionale varesino Giuseppe Licata (Azione-Italia Viva) di convocare i vertici di Pedemontana. Durante l’incontro si affrontata, ancora una volta, la questione del pedaggio. Si parla dell’abolizione da anni, visto che i tratti sono “monchi”, ma anche nel corso della commissione è stato ribadito dai vertici della società (erano presenti il direttore generale Sabato Fusco e il direttore della funzione tecnica Andrea Monguzzi) che le tariffe attualmente in vigore servono a garantire il rispetto della pianificazione finanziaria e l’equilibrio dei conti e che, quindi, per ora non possono essere apportate modifiche.

Proprio Varese aveva chiesto di prevedere una riduzione (al di là delle scontistiche in essere per gli utilizzatori più frequenti dell’autostrada che prevedono, fino all’estate del 2024 il taglio del 20% sul pedaggio generato dal sesto giorno di transito nell’arco dello stesso mese solare, a prescindere dal numero di passaggi effettuati nell’arco dello stesso giorno) del pedaggio, definito “il più caro d’Italia” ma la risposta è stata negativa. Disponibilità è stata invece confermata da parte di Pedemontana a riconsiderare la situazione a fronte di un quadro finanziario diverso.

Le prospettive

Modifiche, però, non ci saranno di certo a breve. Per Como c’è ancora il punto di domanda del completamento dell’opera. La palla è passata ora ad Anas e a Roma, ma pensare di ripartire da zero con un nuovo progetto alla fine potrebbe essere più costoso e infinitamente più lungo rispetto a quello originario. Si è parlato anche dei costi di manutenzione ordinaria dell’opera (oggi, tra l’altro, a Meda sarà annunciata la prosecuzione verso est) che per i due tratti varesino e comasco ammontano a circa un milione di euro l’anno.

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