Cronaca / Como città
Giovedì 12 Dicembre 2024
Pochi posteggi e tante multe. Camerlata, pendolari tartassati
Mobilità Situazione peggiorata dopo la chiusura del posteggio a S. Giovanni - «Chi prima partiva da Como ora si è spostato qui». E i vigili sanzionano
«Alle 6.30 di mattina il parcheggio della stazione di Camerlata è già pieno. Io prendo il treno alle 7, ma arrivo sempre mezz’ora prima per cercare un posto libero. Nel giro di quattro mesi ho già preso tre multe».
Inizia così il racconto di Giorgia Boarin, comasca che lavora a Milano e tra i tanti pendolari che ogni giorno usufruiscono del parcheggio della stazione di Como Camerlata. O meglio, che cercano di usufruirne, perché i quasi 300 posti auto inaugurati nel 2022 non sono mai bastati. Ogni mattina c’è chi, a metà tra l’esasperazione e la necessità, sceglie il “parcheggio creativo”: che sia lungo la siepe o davanti alla scala, spesso è accompagnato da un lungo scontrino bianco. Una multa, che però, è anche il prezzo di una scelta quasi obbligata. «Se arrivi la mattina e non hai il posteggio, non sai dove andare e la lasci negli spazi vuoti a lato dei marciapiedi piuttosto che perdere il treno – continua Giorgia -. A volte va bene, a volte ti ritrovi con la multa e non è piacevole».
Per chi parte in treno dalla stazione di Camerlata non ci sono alternative: o si arriva presto e si aspetta (spesso invano) di trovare un posto , oppure si accetta di fare qualche chilometro a piedi. «È impossibile trovare un buco dal lato della stazione vecchia, bisogna arrivare in via Paoli fino a La Provincia». Il piccolo parcheggio in via Scalabrini, proprio di fronte alla stazione Nord, non è nemmeno un’opzione. Lo stesso vale anche per la serie di posti auto vicino ai binari dello Stato, davanti alle fermate del bus: «Sono a disco orario di 30 minuti, quindi inutili per i pendolari. Qualcuno ci lascia comunque l’auto per tutto il giorno». Sul parcheggio della stazione di Como Camerlata era stata ventilata persino l’ipotesi di introdurre una tariffa a pagamento, in modo da garantire la rotazione. Ma il concetto stesso di rotazione non si presta a un luogo in cui «si arriva alle 6.30 e si torna alle 18.30».
Dietro al caso del parcheggio di Camerlata, però, non ci sarebbe solo l’alto numero di viaggiatori che sfruttano il doppio passaggio dei treni delle Nord e dello Stato. Nel denunciare la situazione «assurda» che vive quotidianamente, la pendolare comasca richiama anche la chiusura del parcheggio adiacente alla stazione di Como San Giovanni: «Ho saputo di persone che erano abituate a prendere il treno lì e che, quando il parcheggio è stato chiuso per il cantiere dell’hotel hanno iniziato a venire a Camerlata».
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