Politeama al Comune: le carte non sono in regola e salta la firma per l’acquisto

Il caso A fine novembre era stata fissata la data del 17 febbraio per il passaggio di proprietà del teatro da parte del Comune ma a causa di problemi di documentazione il rogito slitterà

Il Comune di Como non diventerà proprietario dell’ex cinema-teatro Politeama domani mattina. La data del 17 febbraio era stata fissata lo scorso 30 novembre, quando il sindaco Alessandro Rapinese aveva partecipato all’asta per l’acquisto dell’immobile dalla società Politeama srl (di cui la stessa amministrazione comunale detiene la quota di maggioranza pari all’81,86%), ma sono emersi dei problemi legati alla documentazione necessaria per la sottoscrizione dell’atto davanti al notaio.

Il nodo schede catastali

«È in corso l’aggiornamento delle schede catastali - spiega Francesco Nessi, commercialista e liquidatore della società Politeama srl - poiché quelle attuali risalgono al 1940 e non sono conformi alle normative. Per questo motivo il rogito slitterà di una decina di giorni, in modo tale da poter completare l’aggiornamento». Sui tempi Nessi assicura che «entro fine mese» sarà tutto pronto per poter perfezionare l’atto.

Ad ogni modo una volta risolto il problema legato al Catasto si procederà alle firme e al contestuale passaggio di proprietà, fondamentale per poter ipotizzare il recupero dell’immobile in pieno centro. Le firme metteranno ufficialmente la parola fine a una vicenda che va avanti da oltre 22 anni e cioè dalla morte dell’ultimo storico proprietario del cinema-teatro all’angolo tra viale Cavallotti e via Gallio che aveva deciso di lasciare la sua quota del Politeama (l’81,86%) al Comune di Como affinché portasse avanti l’attività del teatro. L’edificio, dalla chiusura di tutte le attività (l’ultima è stata il bar), è poi rimasto in uno stato di abbandono. All’asta per la vendita indetta dalla Politeama srl (la prima era andata deserta) è arrivata nell’autunno scorso un’unica offerta, quella di Palazzo Cernezzi. Il sindaco aveva ricevuto mandato dal consiglio comunale di poter rilanciare fino a 4 milioni di euro, ma non è stato necessario e la cifra offerta è stata quella minima, pari cioè a un milione 262mila e 250 euro. Al netto dei debiti e delle tasse (pari a circa il 28%) il Comune incasserà quindi dalla società di cui detiene la quota di maggioranza oltre 600mila dalla vendita e questo vuol dire che avrà pagato l’ex teatro una somma analoga.

La ricerca dei soci

Nel frattempo la Politeama srl ha già lanciato un appello agli altri soci che detengono, in modo parcellizzato il restante 18,14%. Complessivamente sono 80 la maggior parte dei quali è irreperibile. Le quote, tra l’altro, sono anche piccolissime. Ad esempio c’è chi possiede 52 centesimi, pari alle vecchie mille lire di una volta. Chi avesse, ad esempio l’1% potrebbe ritrovarsi a incassare dalla vendita dell’ex teatro circa 8mila euro.

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