Cronaca / Como città
Domenica 29 Dicembre 2019
Ponti e viadotti di Como
Via ai controlli sulla sicurezza
Un team di professionisti scelti dal Comune analizzerà tutte le infrastrutture, comprese quelle minori. Verifiche anche su viale Innocenzo e sulle strade sopra ai torrenti: test su condizioni delle opere e manutenzioni
Ponti, viadotti, cavalcavia e percorsi d’acqua sopra i quali ci sono strade (su tutte viale Innocenzo) verranno analizzati uno a uno nei prossimi mesi con l’obiettivo di realizzare un censimento dettagliato, struttura per struttura oltre che dello stato di conservazione e degli eventuali interventi di adeguamento necessari.
La prima tranche
Un’operazione mai fatta prima d’ora e per la quale il Comune ha avviato le procedure per selezionare gli esperti che se ne dovranno occupare. Nella relazione allegata ai documenti di gara (pubblicati ufficialmente da Palazzo Cernezzi) l’ingegner Leonardo Errico, responsabile del procedimento, scrive che «il servizio permetterà, entro un ragionevole lasso temporale, di avere un primo inquadramento della situazione generale delle infrastrutture, così da valutare le situazioni che necessitano di interventi celeri o quelle che, invece, pur se da sottoporsi a futuro monitoraggio, possono essere oggetto di una programmazione ripartita su un maggiore lasso temporale».
Finora venivano fatti sopralluoghi periodici sulle diverse infrastrutture, ma non era mai stato fatto un intervento capillare di analisi con valutazioni dettagliate con la creazione di una banca dati digitale in modo da avere poi aggiornamenti continui. Ora verrà avviata la prima tranche di ispezioni per un importo complessivo di circa 68mila euro.
Nel dettaglio i tecnici dovrebbero essere operativi entro febbraio e iniziare l’opera di monitoraggio. Tra le opere oggetto di analisi, a parte il viadotto dei Lavatoi (il progetto per la messa in sicurezza definitiva è appena stato approvato) ci saranno il cavalcavia di via Del Lavoro, quello di Lazzago, ma anche tutta la parte di copertura del Cosia (da viale Giulio Cesare fino alla zona del Tempio Voltiano).
Secondo le stime dell’ufficio tecnico di Palazzo Cernezzi a finire sotto la lente di ingrandimento dovranno essere una quarantina di “ponti maggiori” a cui se ne aggiungono una settantina di minore entità (compresi quelli nelle zone più collinari e di lunghezza anche minima). A questi, come detto, si aggiungono le strade sotto le quali passano fiumi e torrenti. Dal torrente Valduce (da via Zezio al lungolago e da via Monti al lungolago), il torrente Cosia (da via Ambrosoli angolo via Palestro fino ai giardini a lago), roggia Molinara a San Martino (da via Cadorna ai giardini a lago) e roggia San Vitale (da piazza Vittoria a piazza Verdi e poi al lungolago).
Lavatoi: 2,3 milioni di opere
Come detto, invece, per il viadotto dei Lavatoi si seguirà un iter diverso: l’infrastruttura dovrà essere messa completamente in sicurezza dopo i problemi riscontrati nell’estate del 2017 e che hanno imposto, da allora, limitazioni al traffico pesante. Il Comune ha previsto un intervento complessivo da 2,3 milioni di euro e punta ad avere il viadotto completamente rinnovato entro la fine del prossimo anno, dopo 270 giorni di lavori che scatteranno dopo la gara d’appalto. Che ancora non è stata avviata.n
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