Pratiche per l’invalidità: servono più di tre mesi

Salute Sempre più domande in carico alla commissione di Asst Lariana. «Tempi medi di attesa aumentati, perché si gestiscono più richieste»

Troppe domande alla commissione invalidi, per la visita ci vogliono 99 giorni d’attesa. Tempi di attesa lunghissimi per la valutazione delle domande di invalidità, anche perché le richieste, anche per la legge 104, sono cresciute dal dopo pandemia. Nel 2023 la commissione ha valutato 12.317 casi in 673 sedute, l’anno scorso 13.155.

I medici in forze al servizio, che da pochi anni ricade sulle spalle dell’Asst Lariana, sono sempre meno. Alcune sedi provinciali, da Lomazzo a Mariano, sono state accentrate su Como, restano Ponte Lambro e la Val d’Intelvi. I pazienti si lamentano perché la coda è sempre più lunga e anche dopo aver fatto al visita occorre attendere che l’Inps completi la pratica, l’iter è faticoso e i sostegni non scattano immediatamente.

Le tempistiche

Si aggiunga che dalla scorsa estate, in particolare da agosto, la commissione invalidi deve farsi carico anche delle domande avanzate dai minorenni. Bambini e ragazzi che a settembre, ripresa la scuola, hanno avuto bisogno di una rapida valutazione per chiedere l’insegnante di sostegno in classe, con i Provveditorati che devono nominare il corpo docente. L’Asst Lariana ha quindi visitato 701 minorenni. La fila si è allungata ancor più perché di recente ai casi oncologici (2485 visti nel 2024 e 2337 nel 2023) deve essere garantita una corsia preferenziale, dalla presentazione della domanda non devono passare più di quindici giorni. Il tempo medio è dunque salito di una ventina di giorni, con attese che hanno superato i tre mesi.

Dal primo gennaio in nove province italiane è partita la sperimentazione che modifica il sistema di accertamento di invalidità la cui responsabilità viene spostata del tutto sull’Inps, una sperimentazione da estendere.

«Complessivamente si è registrato un incremento notevole del numero di pratiche da trattare – conferma l’Asst Lariana - i tempi medi di attesa sono di conseguenza aumentati, passando da una media di 73,7 giorni ad una media di 99,6 giorni di attesa. Ogni pratica, del resto, comporta un lavoro amministrativo importante e che richiede tempo. Nel 2024, tra luglio e settembre, si è lavorato in particolare alle pratiche per l’accertamento della disabilità ai fini dell’integrazione scolastica per fare in modo che fossero pronte con l’avvio della scuola. In quel periodo, in particolare, è stata organizzata una seduta alla settimana ma si tratta di pratiche che vengono presentate anche durante tutto l’anno scolastico. Pur comprendendo le difficoltà legate ad ogni caso, si ricorda, inoltre, che il riconoscimento dei benefici, in particolare per quanto riguarda l’invalidità, decorre dalla data di presentazione della domanda e non dalla data in cui si riunisce poi la commissione. Si sottolinea, infine, che alle due o tre commissioni che riuniscono ogni giorno per gli invalidi civili, vanno, poi aggiunte le commissioni per l’accertamento della sussistenza dei requisiti fisici e psichici per il rilascio, la conferma e la revisione delle patenti speciali di guida e le patenti nautiche (171 sedute nel 2024), un’ulteriore incombenza in capo alla Medicina legale».

Problemi logistici

«Si sono accumulati dei ritardi, le domande sono molto aumentate come le incombenze a carico delle Asst - conferma anche Valentina Introzzi, consigliere dell’Associazione provinciale invalidi Anmic – il fatto che le pratiche debbano essere seguite anche dall’Inps, poi, crea dei problemi logistici. Noi possiamo sollecitare, il tempo massimo in teoria è pari a sessanta giorni».

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