Primo campionato del dono. Così si aiuta lo sport comasco

L’iniziativa Domani la presentazione della seconda edizione di “Dai Como”. Casadei: «Strumento per raccogliere fondi e aumentare la consapevolezza»

Verrà presentata domani alle 17.30 nell’aula magna dell’Insubria, in via Sant’Abbondio 12, la seconda edizione di “Dai Como – Dona per lo sport”, il primo “campionato di raccolta fondi” tra le società sportive del territorio sostenuto dalla Fondazione provinciale della comunità comasca e dalla Bcc Cantù. Così anche il prossimo anno, dall’1 marzo al 28 aprile, gli enti sportivi non profit della provincia potranno prendere parte a una gara dove a vincere saranno i ragazzi: l’esperienza passata si è conclusa con una raccolta totale di più di 100mila euro. Le iscrizioni si apriranno venerdì prossimo e si chiuderanno il 15 dicembre.

Il programma di domani prevede la spiegazione del nuovo regolamento e delle modalità di iscrizione e la partecipazione di vari ospiti. Tra questi l’ex giocatrice della Comense Mara Invernizzi e Niki D’Angelo, delegato del Coni Como, ente che ha rinnovato il proprio patrocinio all’iniziativa insieme al Panathlon Como, l’Asc e l’Oinp – Osservatorio enti non profit. Non mancheranno le novità, come anticipa Bernardino Casadei, ideatore dell’iniziativa: «Dopo la sperimentazione dello scorso anno, ci siamo concentrati sul ruolo degli ambasciatori, ossia di coloro che sono disposti a collaborare con la propria società e mobilitare donazioni».

La difficoltà maggiore si riscontra proprio nel promuovere il dono, un’attività per molti enti ancora sconosciuta. «La strada è ancora lunga – precisa – ma l’anno scorso alcune società hanno potuto toccare con mano i benefici della promozione del dono, non solo in termini di risorse raccolte, e hanno deciso di procedere su questa via. Spero che possano essere d’esempio anche per coloro che guardano a tale attività con sospetto e scetticismo. Si è sempre ragionato per sponsorizzazioni, mentre non si è mai utilizzato lo strumento del dono».

Particolare di non poco conto, per spronare alla partecipazione, chi effettuerà una donazione, oltre alla certezza della finalità del suo contributo, troverà la cifra immediatamente detraibile sulla propria cartella esattoriale. «Inoltre – prosegue – attraverso la promozione del dono le società sportive possono meglio contrastare il disagio, la devianza giovanile e la dispersione scolastica e rafforzare loro contributo nel creare una società più integrata e inclusiva. Promuovere il dono non significa solamente mobilitare risorse, ma anche e soprattutto aumentare la consapevolezza del proprio ruolo educativo e sociale oltre a dar vita a una comunicazione in grado di coinvolgere e mobilitare la propria comunità di riferimento».

Infine, non manca una considerazione su uno dei temi centrali di questo momento: la violenza di genere. «Credo che stia diffondendo fra i più giovani a causa della crescente incapacità di gestire le frustrazioni e le difficoltà che sempre ci sono in un rapporto di coppia. La pratica sportiva rafforza queste capacità e può, più e meglio dei tanti appelli retorici o discorsi astratti che oggi dominano il dibattito culturale, contrastare un fenomeno degradante davanti al quale, spesso, ci si sente impotenti». Per partecipare sarà possibile visitare una pagina web, che verrà attivata subito dopo la presentazione, dove si potrà vagliare le proposte delle società sportive e poi seguire le istruzioni per donare.

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