Cronaca / Como città
Lunedì 26 Agosto 2024
Prof promossi ma precari. Da Como 50 alla protesta nazionale
L’agitazione Il 30 agosto la manifestazione degli insegnanti in attesa di una cattedra. Salvo (Uil): «Non è possibile non abbiano certezze a quattro anni dall’esame»
Idonei alle cattedre dopo aver passato il concorso, ma con il rischio di non essere mai assunti. Ci sono almeno una cinquantina di docenti comaschi tra i trentamila in tutta Italia che il 30 agosto scenderanno in dieci piazze per protestare contro una situazione che li vede beffati e senza alcuna certezza per il futuro. Nonostante abbiano passato il concorso a cattedre del 2020, infatti, verranno scavalcati dai vincitori del concorso Pnrr 2023 e, sebbene ci siano ancora migliaia di cattedre vacanti, verranno utilizzati solo per le supplenze.
Posti liberi accantonati
I posti liberi, infatti, saranno accantonati per i futuri concorsi legati al Pnrr - almeno altri due – lasciando quindi ancora al palo chi era risultato idoneo al concorso di quattro anni fa. I docenti, però, non ci stanno e faranno sentire la propria voce: i posti vacanti di quest’anno, 18mila, verranno affidati a precari che potrebbero essere proprio loro. Idonei, eppure precari: ecco perché la considerano un’ingiustizia.
«Ci sono anche a Como dei casi, almeno una cinquantina e non sono pochi – conferma Gerardo Salvo, di Uil scuola Como - Il concorso ordinario era arrivato prima di quello riservato, un concorso ordinario con tutte le prove, l’altro invece era stato molto facilitato, erano passati tutti. Ritengo giustissima la manifestazione che è stata organizzata, come Uil l’abbiamo approvata fin dall’inizio, non è possibile che chi fa un concorso nel 2020 a oggi deve ancora fare il precario. Ci troviamo sempre con lo stesso problema: anche quest’anno avremo 200mila cattedre con precari e, se andiamo avanti così, sarà sempre peggio».
Un problema non solo per i docenti che non trovano stabilità, ma anche per i ragazzi che, ogni anno, vedono in cattedra un insegnante diverso - spesso cambiano anche durante l’anno - senza quindi avere una continuità.
«Ora saranno occupati 45mila posti dal concorso riservato, ma almeno centomila cattedre sono vuote, così non può funzionare la scuola – aggiunge ancora Salvo - Siamo sempre punto e a capo. Così è la situazione anche per gli Ata (personale amministrativo, tecnico e ausiliario degli istituti, ndr) e anche loro si stanno preparando per mobilitarsi. Ci saranno diecimila immissioni in ruolo rispetto a 40mila posti liberi, mancano all’appello 30mila posti, una situazione veramente paradossale. Questo oggi è il problema della scuola oltre al caldo, gli istituti non sono attrezzati per ricevere i ragazzi a settembre perché le aule sono calde e senza condizionatori. Sono d’accordo con questa mobilitazione dei docenti, noi saremo in piazza con loro».
Nessun posto in più
E conclude: «Non è giusta questa situazione: dovevano almeno cercare di tamponare con 50mila posti in più inserendo chi aveva fatto il concorso nel 2020, invece nemmeno uno in più». Nel frattempo, chi può si sta collocando: proprio ieri è arrivata una telefonata a Salvo da una dirigente scolastica di Napoli, che potrebbe essere interessata a una scuola del territorio comasco.
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