Pronto a partire il recupero: «Tornerà sul lago nel 2026». Qui i video

Le promesse Sono iniziati i primi interventi di smontaggio e pulitura. Prevista in autunno la gara per rifare strutture, arredi, caldaie e impianti. Nell’articolo i video dei lavori

I primi lavori di manutenzione sul Patria sono già partiti. Si tratta dello smontaggio di alcune parti interne (porte, stucchi, ecc) e della pulitura (rigorosamente a mano) dei grossi ingranaggi interni. Operazioni propedeutiche, spiegano dalla Navigazione, all’intervento complessivo di restauro da circa 4 milioni di euro che verrà assegnato tramite gara.

Leggi anche

Macchine e arredi

La data da cerchiare sul calendario è l’inizio del 2026, l’anno del centenario dalla costruzione del piroscafo Patria che coinciderà con il ritorno alla navigazione. Ieri, durante un sopralluogo richiesto da “La Provincia” erano presenti a Tavernola il gestore governativo Pietro Marrapodi, il direttore d’esercizio di NaviComo Nicola Oteri e ancora il direttore generale Alberto Chiovelli, quello amministrativo Roberto Turchetti e l’assessore regionale comasco Alessandro Fermi.

I lavori sul piroscafo Patria. Video di Fabrizio Cusa

«Abbiamo iniziato il refitting per quanto riguarda la sala macchine – spiega Oteri - e stiamo smontando la parte di arredi che è presente e ammalorata all’interno dei saloni e dovremmo concludere tutte queste attività entro gennaio. Nel frattempo usciremo con una gara pubblica che affiderà ad un’unica società, chiavi in mano, il lavoro per le strutture, gli arredi, le caldaie e gli impianti, la parte cioè che non faremo noi con le nostre maestranze per un investimento di circa 4 milioni di euro».

La gara partirà probabilmente in autunno e ci vorranno alcuni mesi per le procedure di assegnazione, sperando che non ci siano ricorsi come spesso avviene con le procedure ad evidenza pubblica per importi significativi. Nel novembre scorso era stato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ad annunciare a Como lo stanziamento di 4,5 milioni di euro «per gli interventi di recupero e manutenzione straordinaria. Sarà la Gestione governativa dei servizi pubblici di Navigazione sui Laghi Maggiore, di Garda e di Como l’ente responsabile degli interventi, che si impegna tra l’altro a destinare il battello storico alla navigazione di linea anche a fini turistici e per attività ricreative, culturali, didattiche e promozionali del territorio. I lavori sono il frutto di un accordo tra Provincia di Como (proprietaria del battello, ndr) e Gestione governativa che prevede la cessione in comodato d’uso del piroscafo per 25 anni».

Il recupero

Pronto a partire il recupero: «Tornerà sul lago nel 2026». Video di Fabrizio Cusa

Oteri chiarisce che la NaviComo è «in stretto contatto con la Soprintendenza ai Beni culturali e si sta cercando nella progettazione di recuperare lo stile originale del Patria, rendendolo un po’ più attuale. L’obiettivo è quello di farlo navigare entro il 2026». Il gestore governativo Pietro Marrapodi, oltre a sottolineare le potenzialità del piroscafo e l’importanza del suo recupero con annessa entrata in funzione effettiva e duratura, sottolinea inoltre che «a settembre verrà presentato il progetto pubblicamente e siamo anche aperti al confronto e allo scambio di idee per la tutela di un bene caro al territorio».

«La cosa importante - dice Fermi - è che torni a navigare ed essere utilizzato: il recupero fine a se stesso per lasciarlo lì come un museo non ci interessa. Pensare di investire dei soldi, messi a disposizione dal ministro Salvini che ovviamente ringrazio, per recuperare un pezzo di storia dei comaschi, che ha anche una finalità turistica, ci riempie di soddisfazione. Questa sarà la volta buona, ma dovrà essere soprattutto quella definitiva».

© RIPRODUZIONE RISERVATA