Cronaca / Como città
Venerdì 20 Dicembre 2024
Pronto soccorso Sant’Anna, piano anticode: ingresso diverso per i più gravi
Como I lavori permetteranno di avere più spazi nelle sale d’attesa, in vista del picco influenzale
Lavori al Pronto soccorso, più spazio nelle sale d’attesa in vista del picco influenzale.
Da qualche giorno fuori e dentro il reparto di emergenza urgenza del Sant’Anna si vedono operai e transenne. Dipinte le pareti, rifatta la pavimentazione colorata di rosso, sono stati affissi nuovi cartelli e presto ci saranno dei monitor. L’ospedale sta cercando di ottimizzare sale e ingressi prima della partenza dei cantieri nel 2025 per ingrandire il Pronto soccorso.
«Non possiamo aspettare la conclusione degli interventi di ristrutturazione mantenendo l’attuale situazione - spiega il direttore generale dell’Asst Lariana, Luca Stucchi - oltre che poco decorosa per i pazienti, la presenza delle barelle nei corridoi e il conseguente sovraffollamento rende più difficoltosa l’attività del personale».
Due accessi
In sostanza d’ora in poi c’è un accesso dedicato ai codici più urgenti, quelli rossi, e una porta per gli tutti altri bisogni di cura. La sala d’attesa è stata raddoppiata, un’area è destinata ai pazienti e una a parenti e accompagnatori, che possono comunque stare accanto ai loro cari se necessitano di assistenza continuativa o controllare il loro stato tramite i monitor. All’interno le aree dove i pazienti vengono trattati, controllate dalla vigilanza stabilmente, sono state divise secondo urgenza. Stessa distinzione per durante la successiva osservazione. In totale il reparto ora può accogliere un’ottantina di pazienti, detto che già in questo periodo tra attesa e cura si verificano picchi simili.
L’ospedale sta inoltre formando nuovo personale per l’accoglienza e da gennaio conta di aprire un ulteriore spazio per l’osservazione e mettere a regime l’ambulatorio per i codici minori. Sono i codici bianchi, verdi e azzurri che possono aspettare il controllo di un medico e di un infermiere senza dover fare i conti con gravi urgenze. Questo nuovo servizio in realtà è stato solo sperimentato in alcuni orari secondo la disponibilità del personale sanitario, l’ospedale fa fatica in particolare ad assumere infermieri.
«Come tutte le riorganizzazioni nei primi mesi di applicazione, che consideriamo sperimentali, sarà oggetto di particolare attenzione - sottolinea il direttore sanitario, Brunella Mazzei - per valutarne i vantaggi che ne sono conseguiti e le eventuali ulteriori correzioni da apportare».
La ristrutturazione
Fatti questi primi passi però deve ancora partire una più grande ristrutturazione del Pronto soccorso utile ad ingrandire gli spazi. I lavori, 365 giorni da crono programma, sono stati appaltati, il progetto è stato approvato nel 2022. Con un milione e 580mila euro sarà possibile adibire sale aperte e una maggiore dotazione di letti, il reparto è da tempo considerato sottodimensionato rispetto ai bisogni della popolazione. Però la rimozione del pallone esterno installato durante il Covid e la costruzione della nuova camera calda, iniziata nel luglio del 2023, non si sono ancora conclusi, mentre dovevano essere i passaggi preliminari. Anche l’ampliamento della Terapia intensiva neonatale, iniziato a febbraio, per portare i letti per la cura dei neonati da 15 a 20 non è terminata, gli specialisti non possono ancora contare sui posti aggiuntivi.
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