Pronto soccorso in tilt: «Visitati dopo un giorno di attesa»

Sanità Al Sant’Anna ieri pomeriggio ben novanta pazienti in attesa di cure. La direzione: «Situazione di sovraffollamento a causa di forme influenzali»

Pronto soccorso preso d’assalto, code e attese fino a 24 ore. Medici e infermieri raccontano di essere in forte affanno dal fine settimana, complice l’aumento dei casi Covid e i malanni di stagione che hanno portato un crescente numero di pazienti alle porte del Sant’Anna. Tra lunedì e martedì le attese per i casi meno gravi sono state davvero lunghe, e ancora nel pomeriggio di ieri un codice verde aspettava di essere visitato in Pronto soccorso pur essendo arrivato il giorno precedente.

La denuncia

Nella seconda parte della giornata nel reparto di emergenza e urgenza erano presenti in totale una novantina di persone di cui più della metà nella sala d’attesa. In percentuale il 46% degli accessi sommava codici verdi e bianchi, quindi bisogni di cura che non sono definiti urgenti. È però altrettanto vero che nel fine settimana con il ponte festivo, con i medici di medicina generale di riposo e la guardia medica sempre in crisi, trovare una risposta utile a qualsiasi problema di salute è stato per tanti comaschi praticamente impossibile.

E così riecco le infinite code al Pronto soccorso. Un blocco costantemente sovraffollato, con i reparti interni che faticano a dimettere i pazienti per liberare posti così da far salire i pazienti in attesa sulle barelle.

«In questi giorni il Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Anna ha registrato e continua registrare numerosi accessi – conferma l’Asst Lariana con una nota - la situazione di sovraffollamento che stiamo vivendo è legata, complice la stagione, all’aumento delle forme influenzali e delle patologie respiratorie. I pazienti che arrivano sono per lo più anziani e pluri patologici, condizioni che comportano un maggior carico assistenziale da parte del personale. L’impegno è massimo perché i disagi siano contenuti, ma in Pronto Soccorso è sempre il paziente più grave ad avere la precedenza e i codici minori possono dover attendere. Pertanto si invita la popolazione a fare un uso appropriato del servizio di emergenza urgenza e utilizzare le risorse presenti sul territorio. Quindi i medici di medicina generale o il servizio di continuità assistenziale attivo nei giorni prefestivi e festivi».

Pediatria e Valduce

Alcuni genitori nel fine settimana hanno segnalato lunghe code anche al Pronto soccorso pediatrico. In maniera simile anche dal Pronto soccorso dell’ospedale Valduce, seppur con numeri molto minori, stanno registrando un aumento degli accessi, in particolare pazienti positivi. Ormai tra Sant’Anna, Valduce e Sant’Antonio Abate i pazienti ricoverati con il Covid sono più di una settantina.

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