
Cronaca / Como città
Giovedì 20 Febbraio 2025
Quanti rifiuti nel Breggia: «Usato come discarica, ma nessuno interviene»
La denuncia Un residente di Maslianico ha fotografato quanto accade in quel tratto del torrente che sfocia nel lago e non solo
«Spiace vedere questo tratto del Breggia ridotto ad una vera e propria discarica a cielo aperto».
È visibilmente contrariato Cristiano Manzardo, che abita a Maslianico e che al nostro giornale ha inviato una documentazione fotografica che ben riassume quanto accade in quel tratto del torrente che sfocia nel lago, ma anche lungo quella parte di via Brogeda, tratto sotto l’egida dell’Amministrazione provinciale.
In realtà, sul fronte “competenze” come vedremo siamo di fronte a un vero e proprio groviglio.
«Ho pensato di rivolgermi a voi perché la zona dopo il “ponte di ferro”, tutta in territorio di Como, è storicamente una sorta di terra di nessuno, a cominciare dalla rete di confine (con il Ticino) che è tenuta insieme da rovi e sterpaglie - fa notare Cristiano Manzardo - Se un’auto dovesse malauguratamente finire contro ampi tratti di quella rete si troverebbe direttamente nel Breggia» racconta il lettore.
Quanti rifiuti gettati
«A proposito del torrente, ormai pare che in tanti l’abbiamo scambiato per una discarica a cielo aperto - prosegue Manzardo - Si notano borse contenenti spazzatura di un noto marchio della grossa distribuzione ticinese, ma anche contenitori neutri zeppi di ogni tipo di rifiuti. Ticinesi che hanno scelto il Breggia per liberarsi dei rifiuti? Di sicuro qualche cittadino del vicino Cantone ha optato per questa scellerata soluzione, ma lungo la linea di confine con l’andirivieni in essere tutto è possibile».
L’altra sottolineatura riguarda il fatto che «a memoria quel tratto di rete di confine non ha mai avuto alcun tipo di manutenzione». E qui inizia il groviglio di competenze.
Perché se sul corso del Breggia - nel tratto già italiano - il riferimento è rappresentato da Ersaf (ente riconducibile a Regione Lombardia), la rete di confine - cioè l’infrastruttura metallica, in ampi tratti consumata dal tempo e dalle intemperie - farebbe riferimento all’Agenzia delle Dogane.
«Chiedo che di chiunque sia la competenza qualcuno intervenga dentro il letto del Breggia, lungo la rete di confine ed a bordo strada sia per una questione di decoro pubblico sia, per quel che concerne la rete di confine, per una questione di sicurezza - rimarca ancora Cristiano Manzardo -. Non ho mai visto un minimo di manutenzione in tanti anni. Eppure la zona è molto trafficata. Mi chiedo il perché di tutto questo degrado. Nessuna nota la spazzatura che aumenta dentro il corso del torrente? Spazzatura che poi le piene trascinano verso il lago, peraltro. Continuerò a documentare quanto sta accadendo, sperando che anzitutto la rete di confine (sull’altro lato della frontiera c’è Vacallo) venga almeno ripulita dai rovi».
Appello al senso civico
Per quanto concerne la manutenzione periodica di questo tratto di provinciale che insiste su via Brogeda, Villa Saporiti ha fatto sapere che «gli sfalci e la rimozione dei rifiuti ove possibili avvengono periodicamente», anche se non è possibile «controllare giornalmente quel che accade in quel tratto di strada».
Da qui l’appello al senso civico e ad evitare di ridurre strada e torrente ad una soluzione di comodo per conferire i rifiuti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA